Home Alessandro Cattelan Alessandro Cattelan a Blogo: I complimenti? Me li porto a casa. Quella su Trinità era solo una battuta e non una gaffe

Alessandro Cattelan a Blogo: I complimenti? Me li porto a casa. Quella su Trinità era solo una battuta e non una gaffe

Alessandro Cattelan ci parla della serata dei David di Donatello che ha condotto ieri sera su Sky Uno.

di Hit
pubblicato 19 Aprile 2016 aggiornato 21 Gennaio 2021 18:07

Lunedì sera ha guidato in maniera perfetta ed ineccepibile la serata dei David di Donatello per la prima volta prodotta e diffusa da Sky. Alessandro Cattelan lo ha fatto con un piglio ineccepibile e con una padronanza del mezzo da fare invidia a molti colleghi con anni ed anni in più di carriera televisiva alle spalle. La sua è stata un conduzione semplicemente moderna, al passo coi tempi che gli ha valso molti complimenti da parte degli addetti ai lavori, ma anche una critica. Il maestro Franco Micalizzi ha diffuso una nota stampa in cui “bacchetta” Cattelan, reo di aver attribuito il brano tratto dal film “Lo chiamavano Trinità” -fischiettato dal conduttore di X Factor durante la diretta di ieri sera- al maestro Ennio Morricone, anzichè a lui.

Abbiamo contattato Alessandro Cattelan, indaffarato per la preparazione della nuova puntata di E poi c’è Cattelan che andrà in onda giovedì alle ore 22:10 su Sky Uno, per parlare della serata di lunedì, dei complimenti ricevuti, ma anche degli “schiaffi” virtuali arrivati.

I David di Donatello per la prima volta su Sky e prima volta anche per te in questa cerimonia di premiazione del cinema italiano. Come hai vissuto la serata di ieri?

Bene. In realtà mi sono reso conto solo oggi leggendo i giornali dell’importanza di quello che tutti insieme, Sky, gli attori e presenter della serata abbiamo realizzato.

Qual è stato il momento più bello della serata e quello più difficile ?

Il momento più difficile, come spesso accade in eventi di questo genere, è la preparazione. Ci sono riunioni interminabili, cambi di programma, decisioni che vanno condivise. Una volta però che parte il countdown e inizia la diretta, comincia anche il momento più bello.

Sono arrivati tanti complimenti rispetto alla tua conduzione della serata di ieri. Come reagisci a tutti questi apprezzamenti ?

Li prendo e porto a casa. Li metto da parte. Non si sa mai quanto dura un bel momento in questo lavoro.

Arrivato lo schiaffo del maestro Micalizzi a proposito del brano che hai fischiettato ieri sera e che hai attribuito al maestro Morricone anzichè a lui? Come lo commenti?

Quello virtuale sicuramente si (ride, ndr). In realtà l’ignoranza che mi è stata attribuita era reale fino a qualche giorno fa, lo ammetto. Durante una riunione parlando del maestro Morricone ho cominciato a fischiettare il tema di “Lo chiamavano Trinità”. Mi hanno detto che il brano non fosse di Morricone, ma in una stanza con dieci persone, sette lo ignoravano come me. Allora abbiamo pensato di scherzare sul fatto che Morricone è così importante, che lo spettatore medio (di cui io faccio parte) gli attribuisce qualunque musica vagamente Western. Era un modo per scherzare su me stesso, ed è per quello che ho detto che se fosse stato in sala Morricone mi avrebbe dato uno schiaffo dopo avermi sentito. Probabilmente non era una grande battuta, forse andava scritta meglio o evitata, ma non era una gaffe. Niente di grave comunque, non è morto nessuno.

Grazie ad Alessandro Cattelan e complimenti per il suo lavoro. Appuntamento con lui giovedì alle ore 22:10 su Sky Uno per una nuova puntata di E poi c’è Cattelan.

Alessandro Cattelan