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Referendum trivellazioni: gaffe di SkyTg 24, ‘snobbato’ dal Tg 1

Referendum trivellazioni in mare del 17 aprile 2016: come se ne stanno occupando i principali tg italiani?

pubblicato 15 Aprile 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 02:14

I telegiornali italiani come si stanno occupando del referendum sulle trivellazioni in mare e come stanno informando gli italiani? Poco e male, verrebbe da dire. Quando mancano una manciata di ore all’apertura dei seggi (si vota domenica 17 aprile, dalle 9 alle 23), scoppia la bufera sui mezzi d’informazione televisivi.

Fanno scalpore i dati messi in luce da La Stampa. In televisione – scrive il giornalista Paolo Festuccia – non si parla di trivelle. “Sino allo scorso 10 aprile, infatti, secondo i dati elaborati da Geca Italia proprio per Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) la rete televisiva che più di tutti ha dato risalto al tema delle trivellazioni è stata La7 con 11 ore, 34 minuti e 45 secondi. Oltre due ore in più rispetto alla Rai (8ore e 59minuti) e addirittura 5 volte nel confronto con le reti Mediaset (che ha proposto servizi sul Referendum per appena 2 ore, 5 minuti e 10 secondi)”, riporta il quotidiano.

Il Tg1, il mezzo d’informazione con più ‘ascolto e attenzione’ del servizio pubblico, ha riservato al tema del quesito referendario solo 13 minuti e 28 secondi nella settimana dal 4 al 10 aprile, sei minuti in meno rispetto al Tg 2 (19 minuti e otto secondi) e Tg 3 (19 minuti e 22 secondi). “Più ci si è avvicinati all’imminenza del voto più gli spazi si sono ristretti. Tant’è che i Tg del servizio pubblico hanno parlato del tema del voto del 17 aprile per 3 ore e 41 minuti nel periodo compreso dal 21 marzo al 3 aprile e solo per 2 ore e 25 minuti nella settimana che si è appena conclusa”, prosegue Festuccia.

Si tratta di ‘bavaglio informativo’? E’ curioso far notare che la Rai, aka il servizio pubblico, si occupa così poco di un tema importante proprio quando il governo ed il Partito Democratico non lo condivide. Lo stesso premier Matteo Renzi auspica l’astensione: “È un referendum bufala. Astensione è legittima”.

La questione, comunque, sarà sollevata dal consigliere Carlo Freccero durante il cda della Rai del 20 aprile: “Dobbiamo verificare quei dati ma è verissimo che il servizio pubblico non ha dato al referendum l’attenzione necessaria. L’ho notato anche io e la cosa è molto grave, sopratutto se questa distrazione collima con la posizione del governo”, fa sapere.

Non si è fatta attendere la replica del direttore del Tg dell’ammiraglia, Mario Orfeo (da Fattoquotidiano.it): “Non tengono conto degli spazi del tg all’interno di Uno mattina e Tv7 che naturalmente alzano di molto il tempo in cui ci siamo occupati del referendum, per altro in sostanziale equilibrio delle parti. Quindi è uno studio su dati parziali”.

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C’è chi ne parla tanto e bene (La 7), chi ne parla poco (il servizio pubblico) e chi ne parla male. Durante un’edizione di SkyTg24 andata in oda giovedì 14 aprile, il telegiornale diretto da Sarah Varetto ha trasmesso un sottopancia totalmente sbagliato. “Trivelle, si vota in 9 regioni tra cui Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto”. Niente di più sbagliato: domenica 17, infatti, si voterà in tutta Italia. Sono nove, questo sì, le regioni che hanno promosso il referendum.

Anche qui, c’è chi grida alla disinformazione.