Home Rai 1 Febo Conti è morto. Aveva condotto Chissà chi lo sa

Febo Conti è morto. Aveva condotto Chissà chi lo sa

E’ scomparso il conduttore popolare del quiz per ragazzi andato in onda per la prima volta nel 1961.

17 Dicembre 2012 10:39

E’ morto ieri, all’età di 85 anni (il 25 dicembre prossimo avrebbe compiuto 86 anni), a Desenzano del Garda, Febo Conti, popolare conduttore televisivo. Ricordato per il quiz per ragazzi Chissà chi lo sa, in onda il sabato pomeriggio dal 1961, Conti aveva iniziato la carriera nella Radio della Svizzera Italiana nel 1945. Negli anni della seconda guerra mondiale aveva debuttato in palcoscenico imitando Ridolini, lavorando quindi in radio come rumorista. Dopo la Liberazione era approdato a Radio Milano.
Conti è stato un pioniere del piccolo schermo. L’immagine del sorridente conduttore con la cartellina in mano, sul cui dorso era disegnato un grande punto interrogativo resterà nella storia della televisione italiana.

Conti ha condotto anche altre trasmissioni di successo, come Il club dei castori con Enza Sampò. La sua ultima apparizione sulla tv pubblica, con la quale i rapporti si sono deteriorati dopo il 1974, risale alla metà degli anni 2000 nel programma di Pippo Baudo 50. Poco prima aveva partecipato a Ci vediamo in tv con Paolo Limiti.
Colui che nel corso degli anni ’70 è stato nominato Cavaliere Ufficiale e Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica, è stato il talent scout di Alighiero Noschese, del quale ha racconato:

Lo ingaggiai per 3.500 lire a serata… Una sera, a Intra o a Pallanza, mi si presenta invece un giovane magro magro e lungo lungo con la faccia dipinta di nero: “Faccio l’imitazione di Louis Armstrong”, mi dice. «Da morir dal ridere. Gli chiesi se aveva qualche altro numero. Raccontò a suo modo la storia di Caino e Abele e finimmo sotto i tavoli. E poi fece una macchietta, quella del poer nano: era Dario Fo. Lo presi subito in compagnia per 3.000 lire a sera. Sì, 500 in meno di Noschese. (fonte: Tg1.rai.it)

Per un periodo Conti si era trasferito a Brasilia, dove il figlio Fabio costruiva piscine.
Da tempo era impegnato nel volontariato sostenendo anche la clownterapia.

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