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Ciao Darwin 7 è il ritorno di un bullismo impunito. Solo Bonolis può permetterselo

Neanche noi possiamo permetterci di stroncare Ciao Darwin. La recensione della prima puntata vinta dai Diversi

pubblicato 19 Marzo 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:21

  • 21.30

    Bonolis e Laurenti riemergono dall’oltretomba. Viene ripreso il concept del promo funebre. E il conduttore lancia le prime frecciatine: “Gli altri programmi televisivi le paiono vivi quelli che li fanno?”. Si ritorna alla sigla da varietà dei vecchi tempi.

  • 21.33

    Sono tutti matti, la sigla di Renato Zero confermatissima (e ben eseguita).

  • 21.34

    A grande richiesta le ballerine mezze nude. Bonolis: “Ciao Darwin era morto ma in Italia, si sa, a parte i conti pubblici tutto torna”.

  • 21.36

    Luigi, il ballerino di colore, fa già urlare le donne.

  • 21.37

    Presidente dei Normali è Orietta Berti. Contrapposti sono i Diversi, rappresentati come dei freak. Persino Rebecca è in versione baracconata rispetto al Gf.

  • 21.38

    Arriva Madre Natura. Effettivamente incantevole, se non fosse per la bava maschilista che aleggia nello studio.

  • 21.41

    Laurenti si traveste da brutto e ricco per far colpo sulle donne. Dice che ha preso a modello Bonolis, visto che “tua moglie si è messa co’ te per questo motivo”.

  • 21.45

    Lato B in primo piano, Bonolis continua a fare il suo.

  • 21.47

    Orietta Berti ha scelto come inno della normalità Finché la barca va. I diversi Mi vendo.

  • 21.51

    Stesse inquadrature, stessi siparietti.

  • 21.56

    Si parte con la prova in esterna. Bonolis: “Aspetti prima di spingere, se no diventi un’altra cosa”. Poi dà del vacca e del ciccione a chiunque, lui può.

  • 22.13

    Diversi in testa nella prima manche.

  • 22.20

    A spasso nel tempo. Tanti effetti speciali, contenuti sottozero.

  • 22.23

    La bambola assassina che vomita verde. Bonolis: “Neanche avesse visto una soap di Rete4”. Complimenti all’aziendalismo.

  • 22.25

    Un’inquadratura ‘alta’ non guasta nella prova della ghigliottina.

  • 22.31

    Come collocare la rotula al posto del pistolino. Bonolis: “Quando il suo fidanzato è alla fine della gioia cosa fa dalle ginocchia? Il liquido seminale può uscire da una rotula?”.

  • 22.36

    Le gemelle di Shining, peccato che diventi Shangai per i concorrenti.

  • 22.41

    Bonolis lancia il suo sito www.sdl.tv, come Witty Tv per Amici. Peccato non sia online.

  • 22.51

    Il fetish coreografato da Garofalo colpisce sempre.

  • 22.51

    Bonolis insiste nell’essere social dando il sito www.ciaodarwin.mediaset.it.

  • 22.53

    I diversi sono se stessi e non si conformano. I normali sono cristiani evangelici. Questa è antropologia, eh. Ci mancava il mistico.

  • 22.59

    Miss trans 2015 mancava. C’è anche il gay normale, però.

  • 23.00

    Orietta eleva il tutto: “La normalità è accettare una persona amica. Io non vedo la diversità, potrei sedermi lì volentieri con voi, perché faccio parte anche di voi. Quando una persona è onesta e non fa niente di male, se viene qui con la parrucca e un vestito da donna, che male c’è?”.

  • 23.06

    Dopo aver riempito la faccia di Laurenti di elastici Bonolis annuncia la prova coraggio a base di accelerazione di gravità.

  • 23.29

    Bonolis: “Tre metri sopra il cielo? Quello è Moccia, uno dei nostri autori. Se non sta attento fa tre metri sottoterra”. Parte la musica di Jesus Christ Superstar.

  • 23.31

    Anche Laurenti vuole fare la prova coraggio. Ma è una gag.

  • 23.33

    Momento Defilè. Orietta Berti fa la sua sfilata.

  • 23.52

    Ce n’è anche per le donne, due belle chiappe maschili per la par condicio.

  • 23.55

    E il defilè tutto rifatto al femminile è servito. Peccato che i normali passino in testa proprio alla fine della prova.

  • 00.10

    Bonolis crede talmente in Lillo e Greg da farli esibire a mezzanotte e dieci.

  • 00.17

    Si chiude con i cilindroni. Bonolis sfotte un normale: “Quanti sono gli Stati dell’Unione Europea? Capirai, questo non sa dove sta Strasburgo!”. Anche il diverso non scherza, dice che Petrarca amava Maria.

  • 00.25

    Alla fine vincono i diversi nonostante abbiano parlato di Regno d’Italia anziché di Unità d’Italia. Bonolis sentenzia: “Dico io che va bene che sono il conduttore, cazzarola”.

L’importanza di chiamarsi Paolo Bonolis. Poter riportare impunemente tette e culi in tv. Poter degradare la figura femminile a colpi di bava maschilista. Poter svilire la guerra sul Ddl Cirinnà in Parlamento a gioco delle parti tra Normali e Diversi, svilendo questi ultimi a fenomeni di baraccone e istigandone la ghettizzazione (o trasformando la presunta normalità in gratuito perbenismo ammantato di ipocrisia). Poter fare la settima edizione di un programma senza cambiare una virgola, mentre la De Filippi si dispera a innovare nel solco della tradizione tutti i suoi marchi. Tanto “lo decido io perché sono il conduttore, cazzarola” (cit.).

Ciao Darwin è tornato come fosse una replica di Mediaset Extra e anche questo è accaduto perché “Paolo Bonolis se lo può permettere”. Paolo Bonolis non è trash, né pecoreccio né volgare, non sia mai detto perché è superiore. Lui sì che si può permettere di dire che “gli altri programmi della tv mica sono vivi” oppure che “questo è peggio di una soap di Rete4”.

Poi c’è l’altra faccia della medaglia. Quando riesci a nobilitare un programma di miserie umane, istinti primordiali e bullismi fomentati ti costringono a rifarlo con la pistola alla tempia. E così Bonolis si conferma un talento talmente indiscusso anche nel ruolo più ingrato: quello di replicante del suo lato peggiore.

Ciao Darwin, in fondo, è tornato con l’impudenza del bullo impunito di sempre della tv commerciale. Domani scopriremo che il lato B di Madre Natura e delle ballerine è stato visto da più di 6 milioni di Italiani e Bonolis avrà ritrovato il suo stadio antropologico di legittimazione contrattuale. Il Direttor Scheri ha già pronto il comunicato trionfalistico.

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Ciao Darwin è tornato. Da venerdì 18 marzo arriva su Canale 5 Ciao Darwin 7 – La Resurrezione condotto da Paolo Bonolis con Luca Laurenti.

Il più divertente e scanzonato show-antropologico della televisione italiana, ricomincia, da dove si era interrotto, il suo studio parascientifico alla ricerca delle caratteristiche dell’uomo e della donna del Terzo Millennio.
La selezione, come di consueto, avviene attraverso una sfida semiseria tra due categorie di persone antitetiche l’una all’altra, per fisionomia, stile di vita, usi e costumi, ideologie e professione. Nella prima puntata, a scontrarsi, saranno le categorie dei normali capitanata da Orietta Berti, e dei diversi rappresentata dall’ex gieffina Rebecca De Pasquale.

Tra le prove, atte a definire il carattere dominante di una o dell’altra categoria, ci saranno: “a spasso nel tempo”, (in cui i concorrenti sono magicamente proiettati in diverse epoche storiche), la “prova di coraggio”, il “faccia a faccia”, fino al gran finale, con i quiz all’ultimo respiro dei “cilindroni”.
 
In questa nuova edizione di “Ciao Darwin” l’iconica “Madre Natura”, depositaria del meccanismo della casualità, si moltiplicherà per 8: ne troveremo una diversa per ogni puntata del programma.
A decretare la squadra vincente saranno, attraverso un telecomando, le 200 persone del pubblico in studio.
 
In questa edizione di Ciao Darwin saranno presenti i personaggi di “Pupazzo Criminale”, la serie web di Lillo &Greg.
 
La sigla del programma sarà la storica Matti. Sulle note della canzone, composta e cantata da Renato Zero per Ciao Darwin, il corpo di ballo diretto da Marco Garofalo, danzerà una coinvolgente coreografia.

La regia della trasmissione è affidata a Roberto Cenci.

Ciao Darwin, dove vederlo in tv e in streaming

Ciao Darwin è in onda, oltre che su Canale5, in diretta streaming su www.mediaset.it.

Ciao Darwin | Second screen

 
Ciao Darwin, in questa sua settima attesa edizione, sbarca anche su web e social con Facebook www.facebook.com/CiaoDarwinOfficial, Instagram @ciaodarwinreal e Twitter @CiaoDarwinReal. L’hasthag ufficiale è #siamotuttimatti.
 
 

Ciao Darwin