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Le Iene, 8 marzo 2016: tutti i servizi

Le Iene, 8 marzo 2016: segui la diretta della puntata su Blogo!

di grazias
pubblicato 8 Marzo 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:22

  • 21.16

    Iniziamo subito bene. Parte la diretta e per Geppi “Sono quasi le 21”. A fra poco con una puntata de Le Iene!

  • 21.19

    Nina ci porta a passare un 8 marzo “fra donne speciali”, ovvero tre ragazze, amiche e con la sindrome di down.

  • 21.21

    Si parla di primi baci e pure di corna. “Donna cornuta sempre piaciuta?”

  • 21.24

    Le ragazze sono a Los Angeles per partecipare a dei giochi paraolimpici. Ma prima, seratona con Nina tra sushi e cocktail (analcolici).

  • 21.27

    Comunque, dopo aver imparato ad usare le bacchette, il loro responso è: “Siamo state bene ma coi maschi ci saremmo divertite di più”.

  • 21.30

    Agresti torna sulla storia dell’oculista…che è meglio non vedere.

  • 21.33

    Il sedicente oculista millantava pure di essere a un passo dal ridare la vista ad Andrea Bocelli. E infatti faceva credere ai propri pazienti di avere richieste da tutto il mondo perché Bocelli gli faceva un’ottima pubblicità. Ovviamente tutto smentito dal diretto interessato.

  • 21.35

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  • 21.42

    Il capo dei vigili di Stromboli che parcheggia serenamente su un parcheggio per disabili. E quando glielo fanno notare, si arrabbia pure: “Qual è il problema?”

  • 21.45

    Ma non solo: una vicina di casa fa notare a Le Iene come la nuova casa del capo dei vigili abbia un piano di troppo e che gli operai ci lavorano senza caschetto di protezione. E da lì l’accusa di abuso edilizio, tra le altre.

  • 21.48

    Ovviamente il nostro, interpellato da Giulio Golia, respinge ogni accusa. “Se gli operai lavorano senza protezioni, non posso giudicarli”.

  • 21.51

    Gaetano Pecoraro va a fare due chiacchiere in quel di Padova con Don Lucio Sinigallia accusato di aver saccheggiato l’eredità di un anziano parrocchiano mettendosi ben 250mila euro in saccoccia.

  • 21.55

    Insomma, va bene che questo anziano parrocchiano ha lasciato la maggior parte dei suoi averi (15milioni di euro in tutto) alla Caritas locale. Però qualcosa doveva andare pure agli eredi. E invece così non è stato. Inoltre la casa del ricco defunto non è diventata, come invece doveva essere, la nuova sede della Caritas. Inoltre nessuno ha sentito parlare di questi 15milioni alla Caritas, ma il parroco, il nostro don Lucio, andava in giro sempre vestito meglio. Pare che si sia bruciato oltre 250mila euro nel giro di quattro mesi.

  • 21.59

    “Don Lucio è una brava persona, ma ha fatto questo errore, se l’ha fatto, involontariamente”. Detto da una signora “cattolicissima” che gli dava pure casa al mare in cui don Lucio passava i weekend con un altro sacerdote.

  • 22.03

    Pecoraro prova a parlare con le suore del posto per cercare di fare chiarezza. Ma non ottiene risposta. In compenso nella casa – ora disabitata – di don Lucio c’è una vasca idromassaggio e nel cortile una moto da 300 mila euro (che tra l’altro lui non sapeva nemmeno guidare, ma la voleva a tutti i costi).

  • 22.06

    Ed ecco l’amico del mare di don Lucio, quello per cui il parroco aveva comprato la moto. Il prete è scomparso dalla circolazione e il ragazzo non dà risposte sul suo operato perché “non mi piace la vostra trasmissione”.

  • 22.08

    Alla fine Pecoraro riesce a rintrocciare don Lucio in campagna, il sacerdote è tornato a vivere dalla madre. La Iena non ha fortuna, ma pochi giorni dopo il prete si è costituito ammettendo i propri errori. Quindi i poveri rivedranno quei 250mila euro?

  • 22.11

    Sabrina Nobile ci parla di 350 famiglie romane con figli disabili a cui è stato negato l’assistente scolastico, quello che aiutava i bimbi in tutto, cibo e bagno compresi. Praticamente non si capisce perché le scuole abbiano negato questo indispensabile servizio da un giorno all’altro. I genitori sono disperati: “I nostri figli non possono più andare a scuola, e poi io o mia moglie dobbiamo rinunciare al lavoro per curarlo e oggi come oggi non si può”.

  • 22.15

    Alla fine le mamme riescono ad incontrare il Commissario della Sanità romana che fa loro delle promesse per i piccoli. Rifiutandosi di metterle per scritto, però. Speriamo.

  • 22.18

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  • 22.24

    Andrea è un agente della polizia penitenziaria che ha lavorato per molti anni nel carcere di Asti. Servizio di Matteo Viviani.

  • 22.29

    Matteo Viviani parla con due ex detenuti che dicono di essere stati torturati in cella: “Ci hanno messo nelle cosiddette celle lisce, ovvero delle celle con niente dentro. Ero nudo e stavamo sotto natale. Sono stato lì dentro 20 giorni”.

  • 22.32

    Lo stesso agente di polizia pentienziaria ammette che questa sarebbe una specie di prassi: “Non li facevamo mangiare, li privavamo del sonno. L’ho fatto anche io ma sono disposizioni: se mi dicono “a quello non dare da mangiare”, non faccio domande”. Ah.

  • 22.36

    Cirino racconta di altre violenze vissute in prima persona: una volta l’avrebbero pure impiccato. Lui si è risvegliato il giorno dopo in ospedale. Tutto ciò è finito nelle mani della magistratura, dopo sette anni, per una serie di intercettazioni nell’ambito di un’altra indagine, che suonavano parecchio sospette.

  • 22.38

    “Ce n’è stato uno che c’è morto, aveva poco più di 30 anni. Andavamo in otto da lui. A un certo punto non gli abbiamo più dato da mangiare, quando abbiamo ripreso, non aveva più la forza nemmeno di prendere in mano la forchetta. A questo punto è stato rilasciato e la mamma qualche giorno dopo è venuta alle porte del carcere gridando “Me l’avete ammazzato!”. All’indomani dalla morte è venuta fuori la sentenza definitiva per lui: assolto”.

  • 22.43

    Tra una cosa e l’altra in Italia non esiste il reato di tortura. Quindi il processo avrebbe portato a ben poco. Finisce che i due ex detenuti, rimasti miracolosamente vivi, hanno atteggiato di patteggiare con 45mila euro a testa.

  • 22.45

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  • 22.52

    Luigi Pelazza ci parla della famiglia appartenente a un clan mafioso. Insomma, il capofamiglia è stato ucciso, ma la moglie e i figli non c’entravano niente. E non c’entrano nulla tuttora. Inoltre dopo l’omicidio, molti loro parenti si sono pentiti. Ora questa famiglia praticamente non può uscire di casa, è saltato il servizio di protezione.

  • 22.56

    “Mia figlia piccola non la mando a scuola perché ho paura. L’altro giorno mi è entrato un colpo di pistola dalla finestra. Hanno gridato: “Ve ne dovete andare, noi i pentiti in questo vicolo non li vogliamo!”.

  • 22.59

    Pelazza si mette sulle tracce di Giovanni Sequino, appartenente alla famiglia che, probabilmente, vorrebbe far fuori la famiglia Bisso. Ma non è facile, visto che nessuno sembra sapere dove abiti…

  • 23.01

    Sequino, stranamente, non vuole parlare con Le Iene. E il discorso con la sua “ciurma”, fino a quel momento piuttosto sereno tra un selfie e una battuta, diventa molto più teso: “Sei venuto con la macchina? Allora prendila e vattene”. Pelazza se ne va ma se ne va a parlare col sindaco di Napoli che assicura protezione alla famiglia Bisso.

  • 23.03

    Limone a sorpresa (e per gioco) tra Pif e la Marcuzzi nel backstage.

  • 23.05

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  • 23.11

    Enrico Lucci va a intervistare sosia di Freddie Mercury. Però nel titolo del servizio lo chiamano FREDDY.

  • 23.14

    “Mia mamma aveva paura che diventassi omosessuale”. E la madre, ancora oggi, non accetta il “lavoro” del figlio.

  • 23.16

    Questo sosia, tra l’altro, ha avuto dei problemi con la finanza che ora da lui vuole oltre 400mila euro ma “Io ho già pagato perché sono un sacrificio umano: ho rinunciato alla mia identità per far rivivere un mito”. Ok.

  • 23.19

    Una ragazza di Brescia viene contattata su Facebook da una certa Roberta che le propone un lavoro come modella per un centro benessere che però non esiste. 2500 euro per l’impegno. E sess0 orale con un certo Marco…

  • 23.22

    Corti e Onnis scoprono che la foto Facebook di questa Roberta è stata rubata da una blogger. Il profilo è palesemente falso. Non è che dietro ci sia proprio Marco? Gli mandano un’esca e poi intervengono loro senza mezze misure: “Ma tutto sto sbattimento per andare a figa? Ma dai, ma esci un po’…chiamaci una sera!”.

  • 23.24

    E poi gli lavano la macchina…Marco ne sarà contento?

  • 23.26

    E, come da tradizione, torna in onda un servizio di Giulio Golia già trasmesso qualche tempo fa. “Perché ci sono degli sviluppi”, assicura la Toffa. Uhm, staremo a vedere. Comunque si parla di un imprenditore che confessa mazzette a Mafia Capitale…

  • 23.32

    Il sistema metrico-genitale colpisce ancora. Come staranno messi Elio e le storie tese?

  • 23.36

    Pardo non è per niente soddisfatto del “suo” 14,20 cm.

  • 23.42

    Chiambretti da Oscar: “21 cm?? Non mi si chiuderebbero nemmeno i pantaloni!”.

  • 23.44

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  • 23.50

    Servizio di Pablo Trincia (che nemmeno lavora più a Le Iene) su un giro di droga tra la Liguria e Roma. Protagonista, a sua insaputa, un certo Gianfranco che dopo aver conosciuto un narcotrafficante successivamente ucciso a Roma. Ma i suoi colleghi sono tornati a bussare alla porta di Gianfranco per metterlo nel giro…

  • 23.55

    Gianfranco contatta subito la polizia diventando, praticamente, un infiltrato.

  • 00.04

    E se ti spiassero dal tuo cellulare? Terzo servizio di fila ricicciato dall’anno scorso. Non ci si crede.

  • 00.10

    E quindi hanno tenuto sotto osservazione Viviani per una giornata intera. Attraverso il suo cellulare.

  • 00.15

    La buona notizia è che ci sono smartphone più affidabili di altri in questo senso. PECCATO CHE QUESTA COSA SI SAPESSE GIÀ DA UN ANNO.

  • 00.18

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  • 00.23

    La puntata è sorprendentemente giunta al termine. Al prossimo giro finirà in tempo per quella della domenica, dai. Buonanotte.

Manca pochissimo a una nuova puntata de Le Iene. Qui di seguito trovate tutte le anticipazioni del caso, per la nostra diretta, invece, ci aggiorniamo dalle 21.10 su Italia 1. Commentiamo insieme?

Le Iene, 8 marzo 2016: anticipazioni e live

Nuovo appuntamento questa sera con Le Iene dalle 21.10 su Italia 1. Come ogni martedì il programma di Davide Parenti verrà condotto da Geppi Cucciari, Pif e Nadia Toffa pronti a lanciare i servizi dei loro inviati tra inchiesta e intrattenimento. Se volete scoprire tutte le anticipazioni del caso, siete nel post giusto!

Le Iene, 8 marzo 2016: Servizi

Tra i servizi di questa sera vedremo Sabrina Nobile occuparsi di quanto accaduto presso il Municipio X di Roma, dove l’assenza improvvisa degli assistenti ai disabili nelle scuole ha creato seri problemi a centinaia di famiglie. La Iena incontrerà alcuni genitori di bambini affetti da rare patologie che per legge hanno diritto a un assistente educativo e culturale, detto anche AEC, che li segue personalmente in classe nei loro bisogni vitali di tutti i giorni. Padri e madri raccontano i gravi disagi che vivono i figli a scuola senza il supporto di un assistente. Inoltre, i genitori spiegano che, dovendo tenere a casa i figli per alcuni giorni, anche il loro lavoro spesso viene compromesso. Perché 350 famiglie a Roma si sono trovate senza gli assistenti previsti dalla legge come servizio essenziale per i loro bambini disabili?

Torna anche Gaetano Pecoraro per raccontarci la vicenda che vede come protagonista Don Lucio Sinigaglia, indagato dalla procura di Padova per appropriazione indebita pluriaggravata. Tutto ha inizio quando un farmacista molto facoltoso di Legnaro lascia in eredità alla Caritas parrocchiale un importo pari a 15 milioni di euro, oltre a uno stabile da utilizzare come sede permanente dell’associazione. Custode del patrimonio, nella veste di parroco del paese, è, appunto, Don Lucio. Nei tre mesi in cui ha accesso all’eredità, però, il religioso spende ben 252.000 euro per fini personali, tra cui acquisti in negozi di articoli sportivi o di arredamento, soggiorno in hotel 4 stelle, pranzi e cene in tantissimi ristoranti, una moto da 15.000 euro, un’auto per un amico. Inoltre, mentre l’abitazione destinata a diventare la sede della Caritas rimane abbandonata, Don Lucio provvede alla ristrutturazione della canonica, spendendo 300.000 euro. La Iena intervista i parrocchiani di Legnaro e prova a chiedere spiegazioni a Don Lucio.

Andrea Agresti torna ad occuparsi dell’oculista di Pisa accusato da alcuni suoi pazienti affetti da malattie degenerative di aver promesso loro miracolosi interventi chirurgici in grado di far tornare la vista. Per tornare a vedere, come raccontano i pazienti all’inviato, sembrava bastasse un’operazione di cui si poteva beneficiare gratuitamente entrando in una fantomatica lista. Lista che, però, sarebbe stata un pretesto per far tornare da lui i pazienti ogni tre mesi per delle visite di controllo al costo di 250 euro l’una. Oltre ad aver annoverato tra i suoi pazienti personaggi famosi, come il campione del mondo e allenatore del Pisa Rino Gattuso – che ha prontamente smentito di conoscerlo – il professore nel precedente servizio, parlando della lente bionica da lui inventata, aveva affermato che sarebbe stata “sponsorizzata” da Andrea Bocelli. L’inviato intervista così il cantante, che afferma di non aver mai sentito nominare tale dottore. La Iena decide, quindi, di passare in rassegna tutte le affermazioni fatte dal medico e verificare se corrispondono al vero.
La Iena incontra, inoltre, una donna affetta da atrofia al nervo ottico bilaterale, ovvero cecità assoluta, una delle tante persone che hanno avuto a che fare con il medico e che hanno contattato la redazione delle Iene per raccontare le loro esperienze dopo la messa in onda del primo servizio.

Infine, Giulio Golia si reca a Strongoli, cittadina in provincia di Crotone balzata recentemente agli onori della cronaca per un video che documenta come il comandante dei vigili urbani, il vicecomandante e il sindaco del paese abbiano parcheggiato l’auto della polizia locale in uno spazio riservato ai disabili. Indagando sul passato del comandante, la Iena scopre anche che l’uomo è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio per aver suggerito alcune risposte durante la prova di un concorso per l’assunzione di un agente di polizia municipale. Ma non solo. Golia incontra Stefania, la donna che abita di fronte alla casa in costruzione del comandante dei vigili e che, dopo alcuni momenti di discordia col vicino, ha deciso di documentare lo svolgimento dei lavori dell’edificio. Tra le foto scattate, anche una che ritrae un operaio che lavora in quota senza accessori di sicurezza in presenza del comandante. Con l’aiuto dei suoi avvocati, inoltre, Stefania ha scoperto che l’ultimo piano dell’abitazione in costruzione risulterebbe abusivo. Consegnando in Procura i documenti in suo possesso, la donna è riuscita a ottenere il sequestro del piano e la citazione a giudizio dell’uomo per violazione delle norme di sicurezza e abuso edilizio. La Iena chiede spiegazioni al comandante dei vigili in merito ai capi d’imputazione a suo carico e, successivamente, incontra il sindaco di Strongoli.

Le Iene, 8 marzo 2016: Second screen

La puntata de Le Iene questa sera andrà in onda a partire dalle 21.10 su Italia 1 e sarà disponibile in diretta streaming su VideoMediaset. I servizi saranno poi postati sulla pagina Facebook del programma in contemporanea con la trasmissione. L’hashtag ufficiale per cinguettare lo show su Twitter è #leiene, mentre qui su TvBlog trovate come sempre il nostro consueto e dettagliatissimo live. Commentiamo insieme?

Le Iene