Home Iris Downton Abbey, Marco Costa a Blogo: “Metterlo su La 5 è stato un rischio che abbiamo voluto correre. Il tasto 8 del telecomando? L’efficenza la fa il prodotto” (Video)

Downton Abbey, Marco Costa a Blogo: “Metterlo su La 5 è stato un rischio che abbiamo voluto correre. Il tasto 8 del telecomando? L’efficenza la fa il prodotto” (Video)

Marco Costa, responsabile dei canali tematici di Mediaset, a Blogo ha parlato di Downton Abbey su La 5, ma anche delle altre reti tematiche

pubblicato 28 Gennaio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 05:33

La 5 manderà in onda, da domenica prossima alle 21:10, la sesta ed ultima stagione di Downton Abbey, la serie tv che, dopo essere andata in onda per quattro stagioni su Rete 4, è stata spostata sulla rete tematica Mediaset cercando di incuriosire un pubblico più mirato ed interessato alle vicissitudini dei protagonisti.

In occasione della partenza dello show, Blogo ha intervistato il responsabile dei canali tematici di Mediaset, Marco Costa, con cui abbiamo parlato di quanto la nuova collocazione del telefilm abbia fatto bene al canale, sempre più dedicato ad un pubblico femminile.

Inoltre, ci ha parlato di Iris, di Top Crime e della nuova Mtv8, e di quanto un tasto sul telecomando possa servire ad una rete tematica.

Come ha reagito il pubblico de La 5 a Downton Abbey, e come ha reagito La 5 con una serie tv così particolare in palinsesto?

“Ha reagito molto bene, perchè abbiamo lanciato la quinta stagione quest’autunno, per cinque domeniche in prima serata, ed ha funzionato molto bene, tant’è che abbiamo deciso di doppiare di corsa la sesta stagione e di mandarla in onda a gennaio e non nell’autunno 2016 come inizialmente era previsto”.

Non c’era il rischio che su un rete come questa, in cui vanno in onda reality, talent e factual, fosse un po’ fuori luogo?

“In realtà poteva anche esserci questo rischio, però è un rischio che abbiamo voluto correre ed abbiamo fatto bene a correrlo anche perchè a noi su La 5 piace avere una sera dedicata alla serialità, quindi con Downton Abbey abbiamo fatto bene il nostro mestiere”.

La 5 è la rete su cui state investendo di più, sarà così anche nei prossimi mesi?

“E’ una questione di target. Iris è la rete del cinema, Top Crime la rete delle serie, La 5 è femminile, Italia 2 la rete maschile, molto giovane, su cui abbiamo puntato da tempo più che su un palinsesto a livello produttivo su un palinsesto a livello seriale. Abbiamo trasmesso su La 5 l’autunno scorso serie tv come Orange is the New Black e ne trasmetteremo altre nella prossima stagione. Citando Italia 2, abbiamo una programmazione dedicata ai ‘mini ragazzini’, con una programmazione anche di cartoni animati e di prodotti legati anche a questo target nel palinsesto”.

Sembra che le serie tv sulla generalista, fatte le dovute eccezioni come Arrow e The Flash, non vadano più bene…

“Dipende cosa intendiamo con ‘serie’, perchè chiaramente parliamo di Arrow, The Flash e della stessa Downton Abbey, però Canale 5 ha mandato in onda con successo Senza Identità l’autunno scorso…”

Intendo le serie tv americane…

“Dipende da serie a serie, dalla sua forza e dal tipo di prodotto, poi ci possono essere serie più indicate alla programmazione di una tv tematica e serie che possono stare con risultati adeguati sui canali generalisti”.

Iris ha ottimi ascolti con i suoi film: perchè, allora, Mediaset ha deciso di proporre sei prime serate il lunedì su Canale 5 con film in prima tv che magari potevano andare su questo canale?

“In realtà sono film blockbuster, come 50 sfumature di grigio per parlare del più recente, che devono stare su una generalista come Canale 5. Poi che passino o non passino su Premium, questo dipende dalle strategie aziendali. Diciamo che Iris non può trasmettere la prima tv di 50 sfumature di grigio o di questi film, perchè altrimenti non saremmo più una mini generalista ma saremmo una generalista. Non è una questione di preferenze, è una questione di specificità. Iris è una rete tematica di cinema e trasmette un determinato tipo di cinema. Ad esempio, a breve faremo una bellissima serata su Philip Seymour Hoffman, stiamo dedicando, oggi (ieri, ndr) è il 27 gennaio, due serate alla Giornata della Memoria con quattro film ciascuna… Iris è una tv di cinema, che propone il cinema in una certa veste, in una certa differenziazione. I titoli in onda sulla generalista sono più adatti alla generalista.”

Ora ci sono due nuovi competitor: uno è Netflix, anche se non è un vero e proprio concorrente, l’altro è Mtv8: li temete?

“Per quanto riguarda Netflix, non rientra nei competitor nostri, penso che i loro ascolti sono da calcolarsi in abbonamento ed al momento i numeri non mi sembrano tali da essere valutati in competizione con le nostre reti tematiche. Per quanto riguarda il canale 8, penso che al momento siano loro preoccupati di trovarsi una nicchia, un posto in un panorama in cui abbiamo, per citare due canali, Iris e Top Crime che sono nelle prime posizioni dei canali tematici più visti in prima serata”.

Però il tasto 8 può dare maggiore visibilità al canale…

“Mah… Iris è la prima rete tematica. E’ una partita sempre aperta. Io credo che in realtà l’efficenza di un canale la faccia il prodotto, la fascia genitoriale, la programmazione, più che il tasto”.

Quali sono le novità dei canali tematici di Mediaset?

“Per quello che riguarda La 5, avremo oltre a Downton Abbey, tutti i martedì The Originals in prima tv, per stare nel mondo della serialità, avremo delle produzioni. Partiamo stasera con About Love (in onda su Italia 1, poi sospeso, ndr), seguirà Casa Siffredi, avremo in aprile 8 puntate di Clio Make Up, quindi un palinsesto ricco sia di prime tv seriali che di show originali fatti apposta per La 5. Su Iris continueremo con la programmazione di cinema e su Top Crime avremo circa otto telefilm in prima tv, la nuova stagione di Rizzoli & Isles, Bones in prima tv, la prima tv di Wallander e Motive. Credo che la stagione da qui a maggio sia molto ricca, davvero”.

IrisItalia 2La 5