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Wilfred, su Fox la buddy comedy che non risparmia nessuno

Su Fox (canale 111 di Sky) Wilfred, remake di una serie tv australiana in cui il protagonista dialoga con un cane che solo lui vede con sembianze umane

pubblicato 10 Dicembre 2012 aggiornato 3 Settembre 2020 23:31

Se è vero che il cane è il miglior amico dell’uomo, Wilfred è sicuramente un cane che fa la differenza, se non su tutti gli essere umani, almeno su uno di loro. Il protagonista dell’omonima comedy in onda da questa sera alle 22:45 su Fox (canale 111 di Sky), è infatti un cane, o almeno così lo è agli occhi di tutti, tranne che di Ryan (Elijah Wood, “Il signor degli anelli”).

Giovane avvocato tendente alla depressione, Ryan è reduce da un tentativo di suicidio da cui, però, sfugge non appena la nuova vicina di casa Jenna (Fiona Gubelmann) gli chiede di badare al suo cane Wilfred. Forse ancora scosso per l’estrema decisione, Ryan accetta nonostante non riesca a vedere Wilfred come un simpatico cane, ma come una persona vera e propria, con tanto di costume da animale addosso (ed interpretata da Jason Gann).

Ryan è l’unico che vede Wilfred in questo modo, ed è l’unico che riesce a comunicare con lui, capendone bisogni e desideri, e lasciandosi anche consigliare su come poter migliorare la propria vita. Ma Wilfred, a differenza degli altri suoi simili, non è sempre docile e tenero, anzi: le sue passioni sono le droghe leggere, fare gli scherzi alle persone che non gradisce, e manipolare Ryan ottenendo ogni vantaggio possibile.

Wilfred



Ryan, dal canto suo, trova in Wilfred qualcuno con cui potersi finalmente confidare, conscio che, forse, quello che lui vede come un uomo vestito da cane altro non è che la sua coscienza che sta cercando di salvarlo. Ma sarà davvero così? La serie tv, creata dallo stesso Gann e remake di uno show australiano (in cui Gann recitava la stessa parte), non si sofferma su eventuali misteri e colpi di scena relativi alla natura di Wilfred, ma approfondisce l’amicizia tra il cane e Ryan come se fosse la cosa più normale al mondo.

In questo, “Wilfred” si differenzia dalla versione originale, proponendo una comedy buddy con al centro le liti, le richieste d’aiuto ed i momenti di sostegno che uno dei due protagonisti rivolge all’altro, sviluppando così i due personaggi sullo sfondo di un mondo che sembra tanto lontano quando minaccioso.

“Wilfred” non vuole dare lezioni di amicizia così come l’avrebbero impartite le solite commedie americane, ma con uno sguardo cinico e degno de “I Griffin” (non a caso ad adattare la serie per l’America è stato David Zuckerman, che lavora anche al cartoon) mette in evidenza i paradossi dell’essere umano e le sue difficoltà a vivere la vita con più semplicità.

La contrapposizione dei due sguardi, quello di Ryan e quello di Wilfred, nei confronti dell’esistenza, si fondono creando un mix a volte dolceamaro, a volte spietato, nei confronti della società intera e delle sue ipocrisie. Sfruttando il punto di vista umanizzato di un animale, la serie non fa sconti a nessuno, e si lascia andare ad un’analisi al vetriolo che diverte e fa pensare.

Con due stagioni già andate in onda ed una terza confermata, l’inedito sguardo che offre “Wilfred” è da non perdere e, perchè no, dopo averlo visto guarderemo i nostri animali con occhi diversi.



Wilfred