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Tutto può succedere, serie tv Rai1 | Conferenza stampa: tutte le dichiarazioni

Tutto può succedere: la cronaca della conferenza stampa e le dichiarazioni di attori e regista.

pubblicato 18 Dicembre 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:30

  • 13.22

    Inizia la conferenza.

  • 13.26

    La conferenza si apre con l’esecuzione live al pianoforte di Pinzipo da parte di Raphael Gualazzi. Si tratta del brano che fa parte della colonna sonora della serie, scritta da Paolo Buonvino (musica).

  • 13.27

    13 le puntate della serie, ognuna delle quali da 100 minuti.

  • 13.31

    Tinni Andreatta, direttore di Rai Fiction: “C’è una musica straordinaria. Questo progetto nasce all’insegna della cura e della grande qualità. La produzione è di grande livello. Bellissimi personaggi scritti. Questa è una storia che parla della famiglia, che è un modo privilegiato per guardare la società di oggi. È una istituzione base che cambia perimetro e forma. In questa serie tutto può succedere, come succede nelle famiglie numerose”.

  • 13.32

    Andreatta: “È una lunga serialità, che è la più grande scommessa per una televisione di oggi. Sono 26 puntate da 50 minuti”.

  • 13.33

    Giovanni Stabilini di Cattleya: “A noi piace fare le cose bene, questo costa soldi e fatica. Abbiamo visto Parenthood, è una serie facilmente adattabile al contesto italiano. È scritta benissimo. Abbiamo coinvolto autori di livello assoluto e di conseguenza è stato più facile andare a formare un cast di questo tipo”.

  • 13.34

    Stabili aggiunge: “Abbiamo mantenuto il livello di Romanzo Criminale e Gomorra in Tutto può succedere, che è completamente diversa”.

  • 13.37

    Paolo Buonvino, autore della colonna sonora: “È la prima volta che faccio una serialità così lunga. Ho trovato un laboratorio creativo straordinario. Alla prima riunione ho trovato una grande intensità. Mi è venuto spontaneo coinvolgere i Negramaro e Raphael Gualazzi”.

  • 13.38

    Buonvino spiega che nella fiction ci sono 12 artisti del panorama indie italiano. È stato realizzato anche un progetto didattico: tre conservatori d’Italia hanno realizzato colonne sonore parallele. Alcuni di questi brani sono contenuti”.

  • 13.38

    Ci sono anche canzoni di Elisa e Gianna Nannini nella serie.

  • 13.40

    Buonvino rivela che anche Giorgio Colangeli ha cantato: “C’è stato entusiasmo puro”.

  • 13.41

    Il regista Lucio Pellegrini: “La cosa più complessa è stata fare il cast: cercavo attori in grado di portare commedia e dramma. Nella fiction si mescolano momenti di leggerezza e di commozione. Abbiamo messo insieme attori di grande livelli e attori esordienti. È stato complesso anche realizzare scene con tanti attori contemporaneamente, anche 16 intorno a un tavolo”.

  • 13.43

    5 puntate sono state girate da Alessandro Angelini. La regia della seconda unità è stata invece firmata da Alessandro Casale.

  • 13.44

    Pietro Sermonti presenta il suo personaggio: Alessandro Ferraro, il primogenito di Emma ed Ettore, interpretati da Licia Maglietta e Giorgio Colangeli.

  • 13.45

    Maya Sansa è Sara Ferraro, la secondogenita, è più selvaggia del fratello Alessandro. Ha due figli adolescenti, torna a casa dopo il fallimento del suo matrimonio.

  • 13.46

    Ana Caterina Morariu è Giulia Ferraro, avvocato di 36 anni. È realizzata professionalmente ma anche molto fragile.

  • 13.47

    Alessandro Tiberi è Carlo Ferraro, il più giovane tra i fratelli. È considerato il meno affidabile.

  • 13.48

    Licia Maglietta è Emma Ferraro, la mamma dei 4 figli e la moglie di Ettore (Giorgio Colangeli): “Lucio Pellegrini ci ha dato la possibilità di sfrondare l’ovvio e la banalità all’interno dei ruoli famigliari”.

  • 13.50

    Giorgio Colangeli è Ettore, padre di 4 figli e nonno di sei nipoti. Ha la passione per la moto: “Io sono il capostipite, il mio è un personaggio muscolare, ex sportivo, abituato all’allenamento e alla disciplina. Vorrebbe tanto insegnare, ma finisce che impara dai figli e dai nipoti”.

  • 13.53

    Camilla Filippi è Cristina, la moglie di Alessandro (Sermonti) e mamma di Max e Federica: “Sono il punto di riferimento di mio marito e dei miei figli”.

  • 13.53

    Esther Elisha è Feven, violinista, mamma di un bimbo di 5 anni. È “colei che metterà Carlo sulla carreggiata”

  • 13.54

    Fabio Ghidoni è Luca, marito di Giulia (Morariu).

  • 13.55

    Nella serie c’è una scena in cui Sermonti si fuma una canna. Andreatta: “È uno dei migliaia dei temi raccontati in questa storia. I genitori si interrogano dopo aver trovato l’erba; è una fotografia di avvenimenti che accadono nella società. Essere inclusivi significa anche avere rispetto per la varietà. Il tema è la preoccupazione dei genitori. La scena è leggera e semplice”.

  • 13.58

    Gli sceneggiatori su Parenthood: “Siamo stati molto fedeli rispetto ai 4 archi portanti della storia, ma abbiamo allargato spazi che nella serie americana erano solo abbozzati. Abbiamo dato più spazio ai ragazzi, cioè ai nipoti. Il lavoro è stato di modifiche sostanziali rispetto all’originale”.

  • 14.00

    Le riprese sono durate da metà aprile a metà novembre. La fiction è stata girata a Roma.

  • 14.01

    Finisce la conferenza. Ma prima viene fatta ascoltare la sigla della serie, musicata da Paolo Buonvino, scritta da Giuliano Sangiorgi e suonata dai Negramaro.

Sta per avere inizio la conferenza stampa di presentazione della serie tv Tutto può succedere, in onda su Rai1 da domenica 27 dicembre alle ore 21.20. Blogo la seguirà in tempo reale.

Il cast è formato da Pietro Sermonti, Maya Sansa, Ana Caterina Morariu, Alessandro Tiberi, Camilla Filippi, Fabio Ghidoni, Licia Maglietta e Giorgio Colangeli. La regia è di Lucio Pellegrini. Tutto può succedere è una coproduzione Rai Fiction-Cattleya (Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini e Marco Chimenz); è basata sulla serie televisiva “Parenthood” prodotta in associazione con NbcUniversal International Studios.

Una sola, grande, coinvolgente famiglia. E una casa con giardino, poco fuori Roma, dove tutti si ritrovano per raccontarsi e confrontarsi. La quotidianità di una famiglia numerosa, dove quotidianità non vuol dire mancanza di sorprese, colpi di scena, sconvolgimenti.

Da segnalare che la sigla Tutto può succedere è interpretata dai Negramaro, scritta insieme con il compositore Paolo Buonvino.