Home Notizie Georgia Luzi a Blogo: In “Ama” racconto l’amore, un sentimento che ti permette di trovare il coraggio, anche lì dove non c’è

Georgia Luzi a Blogo: In “Ama” racconto l’amore, un sentimento che ti permette di trovare il coraggio, anche lì dove non c’è

L’intervista a Georgia Luzi a poche ore dal debutto su Rai Premium

di Hit
pubblicato 23 Novembre 2015 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:54

Stasera alle ore 23:30 parte su Rai Premium il nuovo ciclo del programma “I love you – Ama e fa ciò che vuoi“, di cui noi di Blogo vi abbiamo mostrato in anteprima alcune immagini del backstage. Alla conduzione di questa seconda serie troviamo un volto conosciuto del piccolo schermo, che però mancava dalla televisione da un po’ di tempo: Georgia Luzi. Era un caldo luglio del 2009 quando nel corso di una rubrica di quel periodo “I Reportage di TvBlog, l’abbiamo conosciuta in Sabato & Domenica Estate, programma che andava in onda nei week end del mattino su Rai1. L’abbiamo incontrata a poche ore da questo suo “nuovo debutto” e con lei abbiamo parlato di “Ama“, ma anche di altro, molto altro. Buona lettura.

Torni con Ama, un programma che parla d’amore, quanto è importante per te questo sentimento ?

In una delle puntate che abbiamo girato, nel raccontare l’amore difficile e tormentato tra Alain Delon e Romy Schneider, dico che “amarsi non significa sempre scegliersi”. E forse nel loro caso è stato realmente così.
Eppure, credo che non ci sia altro sentimento, altra forza, in grado di portarti a fare delle scelte. Non esiste nient’altro in grado di farti cambiare strada, di farti anche cambiare vita o semplicemente di farti scegliere tutti i giorni sempre la stessa. Ecco, questo per me è l’amore. Ciò che ti permette di trovare il coraggio anche lì dove non c’è.

Sei lontana dalla televisione da un bel po’ di tempo, ti è mancata ?

Certo! Mi è mancato lavorare. Sono stata lontana dalla tv due anni e mi sono mancate le discussioni sui copioni, le urla del regista, la lucina che si accende, quell’atmosfera che si respira sul set. Questo è da sempre il mio mondo, poteva non mancarmi!

Pippo Baudo tornò in Rai dalla terza rete, tu da Rai Premium, vorrebbe essere un anticamera per un ritorno su una rete più grande?

Tirare in ballo Pippo Baudo mi sembra eccessivo! (risata, ndr) Avevo bisogno di ritornare alle origini. Di ritrovare il senso di questo lavoro. E d’accordo con Silvio (Capecchi, ndr) abbiamo fatto questa scelta. La grande fortuna di lavorare per le reti generaliste, alle volte ti toglie quell’entusiasmo con cui tutto è iniziato, per cui hai scelto di fare questo lavoro. Perché sopraggiungono i numeri, i risultati, le prestazioni e così alle volte capita di essere “costretta” a sacrificare qualcosa. Con questo programma ho respirato quell’aria che da tempo mi mancava, ho respirato la passione di un piccolo ma grande gruppo di lavoro mosso da passione. Ed è stato davvero molto bello.

Cosa ti piacerebbe fare oggi in Tv?

Ho sempre pensato che in tv non bisogna saper fare tutto (riesce solo ai grandi, come Fiorello) e dopo questo periodo di lontananza ne sono ancora più convinta. Proprio perché credo che sia la personalità a fare la differenza, è l’intrattenimento il mio “pane”. Se poi un giorno riuscirò in qualche modo anche a condirlo con la musica beh allora avrò fatto bingo.

Dei tuoi lavori televisivi del passato, a quale sei più legata ?

Senza alcun dubbio, agli inizi. E quindi a Rai Gulp e ai programmi per bambini che hanno accompagnato i miei dieci anni di formazione. Sono stati anni meravigliosi, credo di non aver mai riso tanto. Ecco, quella è una tv che tornerei a fare volentieri.

C’è un errore professionale che hai fatto e che non rifaresti ?

Uno solo?!(risata, ndr). Potrei fare un elenco, sono una che sbaglia spesso, e di alcuni “errori” magari ne pago ancora le conseguenze. Però, posso dirti qual è un errore che magari non rifarei più. Gestirei alcune situazioni in modo diverso. Ho capito che alle volte usare la testa, invece che la “pancia”, ti permette di ottenere lo stesso risultato, ma con molte meno complicazioni. Il problema però è solo uno, che come mi dice spesso Antonella (Clerici, ndr): ”noi siamo fatte cosi, tanto non riusciremo mai a cambiare e trattenerci!”. Ecco, della serie: la diplomazia è il nostro forte!

Qual è la più grande delusione professionale che hai avuto ?

L’essermi sentita dire che se avessi trovato il modo di far chiamare da qualcuno, magari un posto si trovava e qui si potrebbe aprire un mondo. Ma appena due righe più in alto ho detto che avrei provato a essere diplomatica, che cavolo! (risata, ndr)

Di cosa sei più orgogliosa ?

Di due cose. Di aver portato avanti gli studi e di essere riuscita a laurearmi mentre facevo questo lavoro. Poi di aver fatto questa scelta lavorativa seguendo una sola strada, senza scorciatoie o cento metri improvvisati. Come dico sempre, io sono per le maratone. Certo alcune volte ’na fatica!” (risata, ndr). Ma l’importante è farsi ogni sera la stessa domanda: ne vale la pena? Si, ne vale la pena.

Cosa occorre oggi per fare carriera in televisione ?

Ah vabbè, ma allora lo fai apposta!!? A parte gli scherzi, oggi in televisione puoi scegliere tra due cose: diventare famosa o diventare brava. Ognuno sceglie il suo percorso.

L’ultimo tuo impegno televisivo è stato Storie vere, lo hai guardato il programma successivamente? Che ne pensi?

Sono una che guarda molta televisione, come è giusto che sia! (si perché diffidate, di chi fa televisione e dice che non la guarda, fa solo molto figo e basta). Mi è capitato più volte di rivedere Storie Vere, e ormai è qualcosa di assolutamente diverso dalle sue “origini”. Ed è giusto che sia così, la tv e i programmi stessi non sono fatti per rimanere uguali a se stessi, ma devono essere in grado di cambiare e trasformarsi. Detto questo, purtroppo io ho un problema con questo proliferare di trasmissioni incentrate su casi di cronaca, quando si parla di omicidi, sparizioni o altro, per me esiste solo “ Chi l’ha visto”. Il migliore in assoluto. Sai come mi chiamano? Sciarellina e ti ho detto tutto.

Hai lasciato l’agenzia Arcobaleno 3, quanto ha pesato nella tua decisione il fatto di essere rimasta fuori dalla Tv e in che rapporti sei rimasta con quella società ?

Assolutamente indipendente. Con Lucio (Presta, ndr) ci trovavamo a vivere due momenti lavorativi molto diversi, ho sentito che il mio “cuore” andava da un’altra parte. Più volte avevo incrociato nei corridoi Rai, Fernando e Silvio (Capecchi, ndr), e da subito mi avevano colpito per il loro entusiasmo. Poi parlandoci è scattata la scintilla lavorativa, ho capito che con loro avrei potuto costruire il percorso che cercavo. Poi sono due toscanacci, evidentemente la Toscana è nel mio destino (il marito Filippo Cipriano è fiorentino, ndr)

Cosa guarda oggi in televisione Georgia Luzi ?

Sono una patita di talent, da Amici a X-Factor! Mi entusiasma vedere giovani mossi da talento, riconoscere quella “scintilla” mi emoziona. Ai giovani vorrei proprio dire questo: di avere passione, coraggio, di tirare fuori le palle e la personalità, e di avere “fame”, perché è questo che fa la differenza. Sono loro che devono muovere questo mondo!

Se dovessi rivedere come in un film la tua vita, che sensazioni / emozioni ti susciterebbe rivederti ed in quali momenti della tua vita le corde dell’emozione vibrerebbero di più?

Hai presente quelli che dicono che rifarebbero tutto quello che hanno fatto perché da ogni cosa hanno potuto imparare ? Bene, io no! (risata, ndr). Io qualche cosa me la eviterei volentieri e qualche altra cosa la rivivrei altre cento volte. Come con il rewind (come direbbe Vasco). Sono tanti i momenti che a ripensarci mi emozionano, sai quali sono? Tutti quei “Momenti di trascurabili felicità”. Leggete il libro di Francesco Piccolo, e lo capirete.

Grazie a Georgia Luzi ed in bocca al lupo per il suo nuovo debutto, stasera dalle ore 23:30 su Rai Premium.

I love you – Ama e fa ciò che vuoi

E’ un programma per la regia di:
Christian Antonuccio e Maurizio Di Cesare

Autori:
Gida Salvino, Laura Muzzupappa, Tania Carminati

Direttore della Fotografia:
Maurizio Di Cesare

Montaggio:
Marco Chiodi