Home Tale e quale show Valerio Scanu a Blogo: “La vittoria a Tale e Quale? Non è stata una rivincita”. E su Melegatti…

Valerio Scanu a Blogo: “La vittoria a Tale e Quale? Non è stata una rivincita”. E su Melegatti…

“Melegatti? Si è creata una polemica sterile. Sanremo 2016? Non ho ancora presentato un brano ma…”: parla Valerio Scanu. Intervista di Blogo.

pubblicato 22 Novembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 08:06

Il torneino finale di Tale e quale Show si è concluso venerdì scorso con ascolti importanti (quasi 6 milioni di spettatori ed il 24,52% di share nonostante la chiusura entro le 23.30) ed un campionissimo: Valerio Scanu. Il cantante ha stupito tutti con una voce da lirico portata sul palco della finale per imitare Pavarotti e non ha potuto far altro che sbaragliare l’agguerrita concorrenza.

Valerio, è stata una rivincita?

“Non l’ho vissuta come una rivincita. Forse non ho ancora realizzato, la vittoria è stata totalmente inaspettata”.

Non te l’aspettavi neppure un po’?

“Sai, quando si partecipa alle gare, ci si spera sempre nella vittoria. E’ l’obiettivo di tutti, anche di quelli che dicono di avere altre finalità. La gara è gara. Per cui ci speravo, ma ero già in pace con me stesso. Ero concentrato sulle esibizioni, tutto il resto è venuto dopo”.

Sei tornato a Tale e Quale dopo un anno. L’hai vissuta in maniera diversa?

“Sono stato molto più sul pezzo. C’era più responsabilità, mi sono stati assegnati artisti di spessore e molto diversi fra loro. E’ stato un impegno non indifferente anche a livello canoro”.

Pavarotti e Conchita Wurst probabilmente hanno fatto la differenza.

“Pavarotti è stato complesso a livello vocale per me che non vengo dal mondo lirico, era tutto voce. La prima lezione di canto per Pavarotti mi aveva sconfortato, credevo di non farcela. Poi mano mano andava sempre meglio e venerdì è andata abbastanza bene”.

Qual è il segreto per fare un’ottima imitazione?

“E’ importante trovare la peculiarità del personaggio, ma senza accentuarla troppo altrimenti si rischia di scimmiottare. Ci vuole un equilibrio”.

Si sono creati rapporti con gli altri concorrenti?

“Quest’anno si è creato un ambiente favorevole e sereno. Serena Rossi è una mia amica, c’è un rapporto di amicizia consolidato dalla vecchia esperienza. Ho legato, poi, con Massimo Lopez, già lo conoscevo ma solo di vista. E’ un colosso, ha fatto la storia della televisione e del teatro ed è pure una persona splendida. Abbiamo condiviso un sacco di bei momenti e risate. Ho legato molto anche con Giulia Luzi, ha fatto un percorso e delle performance ottime. Lei è bravissima”.

Tutto chiarito con Claudio Lippi? C’erano state polemiche e frecciatine.

“Fondamentalmente non c’era stato niente, solo stata qualche battuta piccante seguita da risposte altrettanto piccanti. Tutto era finito lì”.

Rifaresti L’isola dei famosi?

“Ho fatto L’Isola per una questione economica. Non perché fossi alla canna del gas ma per fare un’esperienza del genere mi ero permesso di chiedere una cifra abbondante. Devo essere sincero, non volevo neppure farla. Quindi ho sparato alto credendo che non avrebbero mai accettato, invece hanno dato l’ok e ho deciso di partecipare per autofinanziare i miei progetti musicali”.

Adesso tornerai alla musica?

“Assolutamente, martedì sarò già a registrare le voci definitive del mio prossimo disco di inediti. Il sound segna una maturità rispetto al precedente, i brani sono in italiano”.

C’è già una data o un titolo?

“Non c’è ancora una data precisa ma posso dirti che uscirà nel 2016”.

Hai presentato (o presenterai) un brano per Sanremo 2016?

“Non ho presentato alcun brano. Anche se nel mio cassetto ci sono alcune canzoni che secondo me sono forti. I brani del nuovo disco sono interessanti, uno di questi è un po’ sopra le righe. E’ una perla. Chissà…”.

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Non posso non chiederti un commento su Melegatti. Questa vostra collaborazione ha creato polemiche…

“Quel pandoro con la mia faccia è un’edizione limitata realizzata per il mio fan club. Si è creata una polemica sterile. E’ una polemica da bambini che non sanno né leggere né scrivere ma solo guardare la copertina e non andare a fondo. E’ servita alle persone che hanno cavalcato quest’onda per ottenere visibilità”.

Ci sono stati ancora scontri con Selvaggia Lucarelli. Se la nomino, come mi rispondi?

“Non la conosco. So soltanto che qualche giorno fa mi ha chiamato sul mio cellulare personale, credevo fosse una chiamata informale. Credevo mi volesse dire ‘Guarda, io sono una che scherza, c’ho sempre da ridire su tutti, pigliamola a ridere’. E pure io mi sarei fatto una risata. Invece, dopo un minuto, credo una sua assistente mi ha comunicato che da lì a poco sarei stato ‘in onda in radio’. Ma non avevamo concordato nessuna intervista e non ho voluto rilasciare dichiarazioni. Ho pure rischiato di passare da stronzo, ma non si può far finta di fare una telefonata informale per poi mettermi in collegamento in radio”.

Ha fatto discutere anche il post omofobo pubblicato sulla pagina Facebook di Melegatti.

“Quel post è stato scritto senza l’autorizzazione da parte della dirigenza. Il Presidente della Melegatti è sempre presente sul web, l’ha visto e fatto togliere all’istante. Ieri era mortificata e distrutta. La ragazza responsabile della pubblicazione di quella minchiata è già stata silurata dal suo incarico. L’ho chiamata per insultarla di brutto, me la sono magnata. Non sono stato cordiale nei suoi confronti. Ma voglio dire che quel post è rimasto online per due minuti, è stata cavalcata l’onda per sputare cattiverie verso un’azienda serissima, gestita ancora dalla famiglia, un’azienda che porta avanti la tradizione da oltre centoventi anni. Mi ricordo ancora la prima riunione in Megelatti, mi dissero che non erano interessati al sesso o alla religione delle persone, ‘vogliamo arrivare a tutti senza distinzioni’, mi dissero. Spero che si metta una pietra sopra a questa vicenda una volta per tutte”.

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