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In Treatment 2, serie tv Sky: conferenza stampa

In Treatment 2 in onda su Sky Atlantic da lunedì 23 novembre

pubblicato 20 Novembre 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:33

  • 12.42

    Inizia la conferenza.

  • 12.45

    Presenti anche Nils Hartmann di Sky e Lorenzo Mieli della Wildside. Viene proiettato un trailer.

  • 12.47

    Hartmann: “È l’unica serie non originale che produciamo a Sky. In Italia abbiamo abbastanza idee originali, non abbiamo bisogno di cercare idee all’estero. In Treatment è una serie molto particolare ed essenziale. È una serie che ci permettere di avere un all stars cast”.

  • 12.48

    Mieli: “La prima stagione andò in onda nella primavera del 2013, fu la nostra prima produzione per Sky. La scegliemmo perché aveva 4-5 cose che mancavano nella serialità italiana: una grandissima scrittura, grandissimi attori, un lavoro di regia tutto centrato sulla narrazione e sugli attori”.

  • 12.48

    Hartmann osserva anche la particolare “palinsestazione” della serie su Sky, 30 minuti ogni giorno.

  • 12.50

    Il regista Costanzo: “Abbiamo lavorato quasi in presa diretta, su lunghissimi ciak, questo permetteva agli attori di entrare nel personaggio senza interruzioni. 30 minuti quasi filati, durante il quale quasi ogni volta c’era un piccolo inconveniente”.

  • 12.51

    Costanzo spiega che la location è diversa perché il dottor Mari si è separato dalla moglie e si è trasferito. L’ufficio in realtà è il salotto della casa dello psicanalista.

  • 12.55

    Castellitto: “Il dottor Mari diventa più fragile e aggressivo”. Poi aggiunge: “Il successo della prima serie sia stato quello di essere riusciti a riconsegnare alla parola un primato eccezionale. Di riconsegnare lo spettacolo della parola, l’immagine che c’è dietro la parola. La parola è l’unico effetto speciale”.

  • 12.56

    Castellitto nota che In Treatment è una serie che sa fermarsi in un mondo, anche quello reale, sempre più frenetico.

  • 12.57

    Castellitto: “Il personaggio di Placido mi ha fatto pensare di catalogare questa serie come un film in un certo senso politico”. Placido infatti interpreta un manager che soffre di attacchi di panico.

  • 12.57

    Placido scherza: “Io quando vado in teatro da spettatore ci vado per dormire, perché il teatro per me è relax”.

  • 12.58

    Placido: “È stata una avventura straordinaria. Non vedo l’ora di ricominciare la terza. Costanzo è uno dei registi che amo di più. Non sono mai andato in analisi, perché ho tanti fratelli e sorelle con cui parlo tanto”.

  • 12.59

    Castellitto ricorda che la Ferrari fu la sua prima fidanzata nella finzione.

  • 13.00

    Ferrari interpreta Mara, in cura da Anna, la tutor di Giovanni. Mara ha avuto una storia con il dottore, in passato.

  • 13.01

    Ferrari: “Sono stata molto fan della prima serie, l’ho detto molte volte a Costanzo. Quando me l’ha proposta non ho esitato. Vedevo negli attori un senso di pericolo: seduto sul divano, da solo, davanti al regista, al pubblico”.

  • 13.02

    Scarano interpreta Elisa, “studentessa che contrae una malattia”: “È stata un’esperienza incredibile”.

  • 13.05

    Maglietta è Anna: “Rispetto alla prima serie ho trovato molto più interessante l’argomento. L’argomento è l’origine, il rapporto con il padre e la madre. Costanzo ci ha fatto un regalo dandoci un tempo di lavoro più lungo”.

  • 13.06

    Castellitto: “Recitare è una confessione, fingi di dire parole scritte da un altro ma sono parole che senti dentro”.

  • 13.07

    Giannini: “Questa stagione è stata più difficile della prima per me, nonostante sia il veterano della serie. Il rapporto con il personaggio è stato più complesso. Ho ritrovato il personaggio dopo tre anni”.

  • 13.09

    Bobulova: “Per me invece è stato più semplice. Amo gli imprevisti, ed essendo in tre – c’era anche Francesco Miranda – gli imprevisti erano di più”.

  • 13.10

    De Miranda interpreta il figlio di Giannini e Bobulova: “Io sono l’imprevisto, l’unico che soffre della coppia di genitori che litiga. Mi chiudo in me stesso e mangio. Sono Mattia, che va dal dottor Mari anche per provare ad aggiustare la situazione tra mamma e papà”.

  • 13.11

    Gli sceneggiatori Stefano Sardo e Giacomo Durzi: “Scrivere In Treatment significa lavorare su un testo bellissimo, pensato e meditato. Abbiamo provato a non danneggiarlo e a portarlo nel nostro contesto”.

  • 13.13

    Gli altri sceneggiatori sono Ilaria Bernardini, Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi. Supervisione editoriale di Nicola Lusuardi.

  • 13.14

    Viene proiettato un video che racconta le altre serie di Sky Atlantic.

  • 13.16

    La clip si chiude con Corrado Guzzanti che dice: “Ci sarà anch’io su Sky TITANIC, ops… Atlantic”.

  • 13.17

    La terza stagione ci sarà? Hartmann: “Non abbiamo ancora affrontato il tema, attendiamo che vada in onda la seconda”.

  • 13.19

    Castellitto: “Tra le riprese delle due stagioni non è trascorso molto tempo”.

  • 13.21

    Castellitto: “Una cosa è cambiata: nella prima serie facevamo un episodio ogni giorno e mezzo, nella seconda un episodio ogni giorno. Questo comportava immediatezza ma anche panico”.

  • 13.22

    Castellitto: “Il rapporto con l’adolescente mi ha messo più in difficoltà, i ragazzini non sono così egoici, sono costretti ad andare in analisi. I ragazzi sono più pericolosi da questo punto di vista”.

  • 13.23

    Finisce la conferenza.

Tra pochi minuti avrà inizio alla Casa del Cinema di Roma la conferenza stampa di presentazione di In Treatment 2. La seconda stagione della serie originale prodotta da Sky e Wildside andrà in onda da lunedì 23 novembre su Sky Atlantic alle 19.40 e 23.40. Si tratta dell’adattamento italiano della famosa serie israeliana. 35 puntate da 30 minuti ognuna.

Blogo seguirà l’incontro in liveblogging, fornendo in tempo reale aggiornamenti e riportando le dichiarazioni dei presenti. Il cast è formato dai confermati Sergio Castellitto (lo psicoterapeuta Giovanni Mari), Adriano Giannini e Barbora Bobulova (Pietro e Lea) e dalle novità Isabella Ferrari, Michele Placido, Maya Sansa, Greta Scarano e Alba Rohrwacher.

La regia è di Saverio Costanzo.

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