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Stalker, su Premium Crime un fenomeno attualissimo diventa crime

Su Premium Crime di Mediaset Premium Stalker, serie tv in cui un’Unità della Polizia di Los Angeles specializzata nei casi di stalking deve lavorare per aiutare le vittime ed impedire ai persecutori di diventare violenti, mentre i due protagonisti devono affrontare il loro passato

pubblicato 28 Ottobre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 09:07

Uno dei temi di più stretta attualità è diventato, l’anno scorso, il centro di una serie tv che ha provato a raccontare questo fenomeno attraverso il poliziesco ed il thriller: Stalker, in onda da questa sera alle 21:15 su Premium Crime di Mediaset Premium, affronta infatti lo stalking attraverso il racconto della paura delle vittime ed i moventi dei carnefici.

Lo show, scritto da Kevin Williamson (“Scream”, Dawson’s Creek, The Vampire Diaries e The Following), ha al centro il lavoro della Threat Assessment Unit della Polizia di Los Angeles, un’unità specializzata nei casi di stalking. A capo della squadra c’è Beth Davis (Maggie Q, Nikita), una donna che conosce bene i rischi dell’essere perseguitato, dal momento che lei stessa, in passato, ha subito un attacco da parte di qualcuno.

Quando nel team arriva il detective Jack Larsen (Dylan McDermott), trasferitosi da New York a causa del suo comportamento, gli altri detective non gradiscono la sua presenza, pensando che al posto suo ci sarebbero potuti essere molti altri colleghi ben più validi. Jack, però, riesce a dimostrare di saper fare il proprio lavoro, anche se dietro allo spostamento a Los Angeles c’è un motivo preciso: l’uomo, infatti, vuole stare più vicino al figlio Ethan (Gabriel Bateman), avuto dalla ex moglie Amanda (Elisabeth Röhm), vice procuratore distrettuale, che invece lo vuole lontano da loro.

Beth deve così capire come poter lavorare con Jack, collaborando con la detective Janice Lawrence (Mariana Klaveno) ed il detective appena arrivato Ben Caldwell (Victor Rasuk). I casi che devono affrontare sono tutti legati allo stalking ed ad episodi di persecuzione: ogni puntata racconta le indagini dei protagonisti, che vertono sulla vittima di persecuzione e sui vari sospettati, cercando di capire chi sia il vero colpevole e, soprattutto, fermarlo prima che la sua ossessione diventi letale. In mezzo, le vicende di Jack e Beth, il primo alle prese con il tentativo di vedere il figlio nonostante gli avvertimenti della ex moglie, la seconda costretta a doversi confrontare con il proprio passato e con nuove minacce che sembrano metterla in pericolo.

Stalker declina un fenomeno attualissimo in chiave crime, andando a fondo delle ragioni per cui una persona inizi a perseguitarne un’altra, raccontando l’inquietudine di chi si ritrova costretto a dover chiedere aiuto. Per raccontare casi ben diversi da quelli degli altri polizieschi, la serie tv prende una piega che la critica oltreoceano non ha sempre apprezzato.

Al di là della riuscita o meno del telefilm, Stalker è la prima serie tv che è riuscita a raccontare una tendenza che coinvolge aspetti psicologici e criminali incuriosendo il pubblico e rendendolo consapevole della necessità di chiedere il sostegno di qualcuno quando ci si trova di fronte a qualcuno di cui si diventa l’ossessione. Nonostante questo, però, la Cbs ha cancellato Stalker dopo una sola stagione, rinunciando ad un drama contemporaneo ed inquietante che non ha avuto l’accoglienza del pubblico che sperava avesse.

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