100 Code, su Premium Crime il giallo svedese che s’inserisce nel genere poliziesco nordico

Dalla Svezia arrivano sempre polizieschi che riescono ad incuriosire il pubblico con trame ricche di colpi di scena che non hanno nulla da invidiare alle grandi produzioni internazionali. Un filone che ha avuto successo prima nella letteratura, poi al cinema ed ora anche in televisione: 100 Code, in onda da questa sera alle 21:15 su Premium Crime di Mediaset Premium, è uno di questi casi.

Tratto dal romanzo “Merrick” di Ken Bruens ed ideata da Premio Oscar Robert Moresco, lo show segue le indagini di due detective su un caso che coinvolge un misterioso serial killer, che sta uccidendo una serie di donne i cui corpi sono ritrovati in un campo di asphodeline. Il caso attira l’attenzione del detective Tommy Conley (Dominic Monaghan, Charlie di Lost), che un anno prima aveva indagato senza successo sull’omicidio di un collega, ucciso con modalità simili.

Tommy chiede ed ottiene, quindi, la possibilità di andare ad indagare in Svezia, dove fa la conoscenza di Mikael Eklund (Michael Nyqvist, la trilogia “Millennium”), detective ligio alle regole e che ha sempre disprezzato lo stile di vita americano. Averne uno di fronte, quindi, gli permetterà di dirgli tutto ciò che pensa della loro cultura senza mezzi termini. Nonostante questo, però, i due dovranno allearsi per riuscire a trovare l’assassino che, intanto, continua ad uccidere, mettendo a rischio tutte le giovani donne svedesi, come la figlia di Mikael, Hanna (Felice Jankell).

Le indagini portano i due all’interno di situazioni che mostrano una fredda Svezia che però rivela anche il suo lato più crudele, con omicidi efferati e personaggi che uccidono per i più vari motivi. Tra di loro, però, c’è il serial killer, che va fermato prima che compia il prossimo omicidio.

100 Code porta quindi in televisione la tradizione poliziesca del Nord Europa, così come in passato hanno fatto altre serie tv. Il contrasto tra una società, quella svedese, inappuntabile ed attenta al rispetto delle regole, e la criminalità che s’insinua all’interno di essa, permette a 100 Code di indagare sui lati meno noti del Paese nordico, sfruttando le divergenze tra i due protagonisti, bravi ma incapaci di andare d’accordo. Una formula già sperimentata in altre serie tv (basti pensare alla prima stagione di True Detective) e che regala soddisfazioni dal punto di vista narrativo che danno maggiore impulso alla serie tv ed ai suoi personaggi.