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Tg1: Minzolini, chiesti 4 mesi di reclusione perché rimosse dal video Tiziana Ferrario

L’ex direttore del Tg1 si difende: “In politica chi rottama fa il Premier. Alla Rai se rinnovi e cambi conduttore che ha 28 anni di video chiedono 4 mesi”

pubblicato 29 Settembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 10:09

Il pubblico ministero Sergio Colaiocco ha chiesto 4 anni di reclusione per Augusto Minzolini. L’accusa della procura di Roma è di abuso d’ufficio. Quando era direttore del Tg1, l’attuale senatore di Forza Italia rimosse dal video la conduttrice Tiziana Ferrario. Era il 2010.

Secondo il pm, la giornalista, che aveva mansioni da caporedattore, fu sollevata dalla conduzione del notiziario (e fu tagliata fuori dall’attività redazionale) perché mosse rilievi di imparzialità riguardo alle notizie diffuse dopo la conclusione del processo all’avvocato David Mills.

Nel chiedere la condanna di Minzolini al termine della sua requisitoria, il pm Sergio Colaiocco ha sostenuto che la sua decisione fu “conseguenza di una vendetta” e “configura l’abuso d’ufficio per il ruolo di direttore di una testata del servizio pubblico“.

I difensori dell’imputato, Franco Coppi e Fabrizio Siggia, hanno eccepito, in primo luogo, la fattispecie di pubblico ufficiale ricoperta da Minzolini in sede di organizzazione del lavoro. Inoltre hanno rivendicato che gli avvicendamenti decisi dal loro assistito, e riguardanti non solo la Ferrario, rientrino in quelle attività fisiologiche tipiche di una testata televisiva. Da qui la richiesta di assoluzione di Minzolini perché il fatto non sussiste.

Il diretto interessato ha affidato a qualche tweet la sua replica, definendo la sua azione di legittima rottamazione nei confronti di una giornalista in video da 28 anni.

Il rinvio a giudizio è arrivato nel novembre del 2013. La sentenza è prevista per il 17 novembre prossimo.