Home Festival di Sanremo Carlo Conti a Blogo tra Tale e quale show 2015 e Sanremo 2016: “Non aspettatevi una rivoluzione!” (VIDEO)

Carlo Conti a Blogo tra Tale e quale show 2015 e Sanremo 2016: “Non aspettatevi una rivoluzione!” (VIDEO)

“Rivoluzionare il Festival per non rischiare di ripetere lo schema sarebbe un errore. E comunque la cosa più importante di Sanremo sono le canzoni”

pubblicato 9 Settembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 11:01

Carlo Conti lancia la quinta edizione di Tale e quale show ma pensa già al Festival di Sanremo 2016 (e un po’ anche a quello del 2017). Il conduttore, che tornerà in tv venerdì 11 settembre alle ore 21.10 (e poi dal 21 a L’Eredità), ha risposto ad alcune domande che noi di Blogo gli abbiamo rivolto alla fine della conferenza stampa di presentazione del fortunato programma del venerdì sera di Rai1.

Con Gigi Proietti in giuria al posto di Christian De Sica cosa cambia?

Niente. Christian ha fatto una scelta professionale più che legittima. Lo abbraccio, gli auguro tanta felicità e spero di ri-incrociarlo in un’altra trasmissione. Gigi Proietti è un altro colosso dello spettacolo italiano, porterà la sua ironia e il suo modo di giudicare. Insieme a Loretta Goggi e a Claudio Lippi.

Includere tra i concorrenti imitatori di professione come Massimo Lopez, Max Giusti e Francesco Cicchella non rischia di falsare il meccanismo del gioco?

No, ci sono sempre stati. L’anno scorso c’era Alessandro Greco, che ha iniziato la carriera come imitatore. Ma nessuno di loro ha mai cantato nelle loro imitazioni. La vera scommessa è cantare. Lo stesso Sergio Friscia fa un meraviglioso Grillo, ma non ha mai fatto vedere che se ha anche cantare.

Rispetto all’anno scorso l’ondata di segnalazioni musicali per Sanremo è aumentata o diminuita?

Quest’anno è tutto molto più tranquillo. Probabilmente perché si è capito che tipo di Sanremo ho intenzione di fare. È poi è nato un rapporto di stima e di fiducia con le case discografiche, ciascuna di loro sa verso quali scelte lavorare singolarmente per poi proporre a Sanremo.

Seconda edizione consecutiva del Festival, il rischio è di ripetere lo schema del precedente. Ci assicuri una rivoluzione?

No, non lo assicuro. Sarebbe un errore. Se alcune cose hanno funzionato bene sarebbe assurdo andare su una strada diversa e tortuosa, con risultati che non sappiamo. Rimango del parere che la cosa più importante di Sanremo sono le canzoni. La mia speranza è trovare altrettanti successi come è stato quest’anno. Questa è la vera scommessa e la cosa più difficile. E comunque devo già pensare già all’edizione del 2017.

In apertura di post il video integrale.

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