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Iva raddoppiata per le Pay-tv, un reale vantaggio per Mediaset?

Il provvedimento, inserito nel Decreto Anti-Crisi, che elimina le agevolazioni Iva delle Pay-tv ha mandato su tutte le furie Sky. Il carico fiscale dell’Iva passa dal 1 Gennaio dal 10% al 20%, per fare un esempio l’aumento dei prezzi degli abbonamenti si attesta intorno ai 36 euro annui per quanti pagano oggi 39 euro al

30 Novembre 2008 11:07

Il provvedimento, inserito nel Decreto Anti-Crisi, che elimina le agevolazioni Iva delle Pay-tv ha mandato su tutte le furie Sky. Il carico fiscale dell’Iva passa dal 1 Gennaio dal 10% al 20%, per fare un esempio l’aumento dei prezzi degli abbonamenti si attesta intorno ai 36 euro annui per quanti pagano oggi 39 euro al mese, non esattamente una cifra proibitiva, ma che certamente penalizza la pay-tv di Murdoch che sarà costretta a “prelevare” dalle tasche dei suoi clienti il maltolto.

Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, ha già fatto capire che faranno di tutto per far comprendere agli abbonati che si tratta di una decisione del Governo Berlusconi, ma la speranza dei vertici Sky è sicuramente quella che il provvedimento venga ripensato. Le forze politiche dell’opposizione, dal Pd all’Udc, hanno fatto sapere che ritengono la mossa ideata dal Ministro Tremonti assolutamente scorretta, tanto più in considerazione del fatto che riapre la questione (mai realmente chiusa) del conflitto d’interessi del Premier.

Nei fatti una decisione del Governo Berlusconi danneggia il business dell’unico concorrente privato a Mediaset presente sul mercato, impossibile sfuggire a questa realtà. D’altraparte, si domandano alcuni, anche Mediaset Premium verrà danneggiata dall’aggravio della tassazione ed è in effetti sembra così. Nel dettaglio Mediaset Premium dovrà applicare la maggiore aliquota solo agli abbonati che hanno scelto la formula “Easy Pay” perchè tutti i servizi resi attraverso il sistema delle ricariche, la gran parte del fatturato di Mediaset Premium al momento, erano già soggette ad un’Iva del 20%.

Anche qui la questione rimane molto controversa perchè si sarebbe potuto obiettare che Mediaset Premium, non essendo un operatore satellitare o via cavo, cioè non essendo uno di quei soggetti per i quali era prevista l’Iva agevolata al 10%, non avrebbe potuto far usufruire i suoi clienti di questo vantaggio nemmeno qualora avessero tutti adottato la formula Easy Pay. Sul punto c’è una certa confusione.

La criticità di una scelta politica come questa, che influisce non poco sul mercato televisivo, non può essere considerata con la dovuta serenità. Le obiezioni sono tante: era giusto che Sky potesse, a distanza di 13 anni dalla nascita dell’agevolazione, ancora usufruirne? Non costituiva anche questo elemento di squilibrio del mercato? Probabile.

Resta chiaro che la difficoltà nel valutare “in sè” la decisione del Governo, con tutte le conseguenze relative, quando il Presidente del Consiglio è proprietario dell’azienda concorrente dell’unica destinataria degli svantaggi connessi all’aumento dell’Iva.

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