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Shark Tank, puntata 4 Giugno 2015, diretta: tutti i progetti e le start up

Shark Tank in diretta su Blogo: una puntata in più per il business format di Italia 1.

pubblicato 4 Giugno 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:45

  • 20.59

    Ci si prepara a Shark Tank, la terza puntata in diretta su Blogo.
    Dall’account ufficiale Tw si dà appuntamento a tra poco:

  • 21.08

    Però ancora non è cominciato nulla, è ancora tempo di CSI.

  • 21.18

    E meno male che il comunicato stampa diceva le 21.10, qui si comincerà se va tutto bene tra almeno altri dieci minuti. Tempo di caffè.

  • 21.27

    E tu? Ti chiami fuori o finanzierai il progetto? Shark Tank comincia con un recap della scorsa puntata e ci ripresenta i cinque “sharks” che valuteranno i progetti di stasera.

  • 21.29

    E pubblicità subito.

  • 21.31

    SI comincia con Roberto Siviero che presenta lo Shuttle Bike: una bicicletta che può essere assemblata per pedalare sull’acqua. La sua partner in crime è la moglie Mariarita, ci lavorano sopra da più di vent’anni.

  • 21.32

    Roberto propone 250mila euro e il 40% dell’azienda. Fa un riassunto della sua carriera lavorativa e sottolinea la necessità di dover produrre di più, perché le richieste per la sua Shuttle Bike sono corpose e da tutto il mondo.

  • 21.35

    Il prezzo dello Shuttle Bike è di 1198 euro. Finora sono sui duemila pezzi venduti, anche se Roberto non vorrebbe rivelare certe cifre perché è “geloso”. Non aprono agli investitori perché hanno paura di non riuscire a gestire i numeri che arrivano.

  • 21.37

    “Se diamo 250mila euro, questo diventa il vostro lavoro?”. Perché no, non è una risposta. Sono molto affezionati all’idea, e quindi sono terrorizzati che qualcuno glielo rubi: “ha paura di abbandonare il suo bambino, ed è un grosso limite”. Saltano i primi investitori.

  • 21.39

    Gianluca Dettori dà voce a tutti: “la paura è quella di non investire in un’azienda ma solo in un prodotto. Questa è la ragione che mi fa uscire, per cui son fuori”.

  • 21.41

    Cannavale offre 250mila per il 45%. Accettano “e anche subito” commenta la moglie Maria Rita.

  • 21.42

    Marco e Davide di Phonitalia chiedono 200mila euro per il 30% della società. Leonardo è la loro soluzione: un totem interattivo che consente la ricarica in tutta sicurezza, utilizzando l’impronta digitale per aprire un cassetto segreto dove il telefono è posto a ricaricare. A me sembra un’idea veramente fighissima, non fosse che…

  • 21.45

    Il prezzo di vendita è 3800, per il noleggio sono 25 euro al mese, circa 3000 euro l’anno per la gestione diretta. Mariarita Costanza però si chiama fuori, come Dettori che smonta l’idea parlando di “supercariche”. Anche il patron di Foppapedretti si chiama fuori.

  • 21.48

    Vigorelli vede la potenzialità della creazione dei due ragazzi, però non ci crede nemmeno lui. Insomma, restano a mani vuote.

  • 21.50

    Pubblicità.
    E intanto, su Twitter, le grandi domande della storia:

  • 21.55

    Marco e Damiano presentano “Shopper”, la sua invenzione per migliorare la qualità della vita delle persone: è una specie di Wall-E che funziona a luce infrarossa. I sensori seguono la luce addosso alla persona. Il prototipo lo hanno creato con le proprie mani.

  • 21.57

    E naturalmente non si può non provarlo.

  • 22.00

    Ma la loro idea viene brutalmente stroncata dagli Shark, che ne evidenziano le negatività. Addirittura Dettori gli fa i conti in tasca per capire quanto potrebbe costare. Vigorelli gli dice “fate tenerezza, non serve a niente ed è bruttino”. La Costanza li invita a usare la creatività in modo diverso, Bonetti spiega che non sono cattive critiche, ma i fallimenti possono aiutare a costruire qualcosa.

  • 22.04

    Anche Marco e Damiano non hanno chiuso l’affare, ma non demordono.

  • 22.05

    Ed ecco un bel profilo gratuito di Vigorelli, il pubblicitario inventore del tubo Perugina e dello slogan “tubiamo”.

  • 22.07

    Marco ha un progetto KEYBEE, una tastiera che utilizza lo spazio invece della solita struttura della tastiera Qwerty, in modo da ottimizzare la scrittura “swipando” le lettere adiacenti.

  • 22.10

    Gli Shark sono spaccati, perché Bonetti la trova intelligente per chi ha le ditone come le sue, però effettivamente non ne capisce l’utilizzo. Dettori ovviamente è scettico. La fatica sarebbe diffonderla facilmente perché siamo molto ancorati all’utilizzo della Qwerty.

  • 22.13

    Dettori dice che c’è tanta strada da fare: propone di prendere il 30% per 140mila euro. Cannavale invece 25% per la stessa cifra. La Costanza offre il 20% per la stessa cifra. Si gioca al ribasso. Il ragazzo si prende tempo per riflettere sulle tre offerte.

  • 22.15

    Marco punta su Mariarita Costanza: e l’affare è chiuso con il 20% per 140mila euro.

  • 22.16

    Pubblicità.

  • 22.21

    La Lumaca Madonita di Davide e Michelangelo è una società che si rivolge alla terra: nello specifico, alle lumache “babbaluci” siciliane che loro allevano. Propongono il caviale di lumaca e le creme cosmetiche a base di bava di lumaca. Ma non erano stati pure a Masterchef, questi, col caviale di lumaca?

  • 22.24

    Il caviale di lumaca costa 1600 euro al chilo. La bava di lumaca che invece propongono loro viene prodotta in modo naturale e senza uccidere gli animaletti: è molto utilizzata nella cosmetica per moltissime proprietà. Si passa all’assaggio del caviale: sono un po’ stupiti.

  • 22.26

    Ma la bava di lumaca come si produce? “Per stimolazione”. La curiosità ormai la fa da padrona. E diamo una solleticata a queste lumache, va!

  • 22.28

    Mister Foppapedretti e Cannavale si chiamano fuori, e anche Dettori. La Costanza è un po’ scettica proprio per la ragione del mercato della cosmesi. Vigorelli invece è contento del loro percorso ma dice che l’investimento è un po’ grande, quindi è fuori anche lui. Niente da fare per le lumache.

  • 22.31

    Si passa alle Pinktrotters di Eliana: un progetto per le donne, una community online e offline di donne che viaggiano da sole o in compagnia. È una piattaforma che mette in collegamento le donne in viaggio, vive con le sponsorizzazioni e gli eventi. Chiede 150mila euro per il 10% della società.

  • 22.36

    Dettori non è convintissimo della mancanza maschile, ma anche la Costanza ha detto “un po’ mi spaventano questi social tutti al femminile” e visto che non ci crede abbandona subito il progetto. Dettori dice che potrebbe farcela tranquillamente da sola. Bonetti si chiama fuori.

  • 22.37

    Vigorelli la trova interessante, soprattutto per la componente social forte e come contenitore di advertising molto forte. Lui offre 50mila euro per il 10%. E si va in pubblicità.

  • 22.44

    Consorzio Vigorelli-Cannavale per 150mila euro e 30% della società. “Lei è brava”, dicono. Eliana contropropone: 15% per 150mila euro. E di fronte al “troppo basso”, escono entrambi dall’accordo.

  • 22.47

    Edoardo chiede 80mila euro per 10% di Pelty, un oggetto innovativo che vuole dare importanze e chiave moderna all’utilizzo del fuoco. È un altoparlante che riproduce musica ma viene alimentato da una candela. Madonna che roba ganza. Ceramica e vetro artigianali fatti in Italia, quindi anche ecosostenibile.

  • 22.49

    Il problema di un prodotto è la distribuzione, dice Bonelli. Costanza, Dettori e Vigorelli son già fuori. Bonetti offre il 35%, Edoardo rilancia sul 25%: ma Bonetti non accetta, è irremobivile. Edoardo telefona ai soci.

  • 22.53

    L’affare si conclude: ottima mossa per Edoardo.

  • 22.54

    300mila euro per 10% di Gnammo, presentata dai tre fondatori del più grande portale italiano di social eating per aprire un ristorante in casa. Si spiega come funziona.

  • 22.57

    Cannavale chiede chi siano i competitor: la risposta è “community”, ovvero la parte composta dalle persone, circa 60mila iscritti. La Costanza dice “scusate, sono sincera: mi sembra una cavolata”. Cannavale le risponde che il social eating sta esplodendo.

  • 23.01

    Bonetti si chiama fuori perché non gli sembrano chiari i costi, idem Vigorelli e pure la Costanza. Ma perché dicono “bisnis”?

  • 23.08

    Per Cannavale e Dettori il 30% della società, tre volte superiore a quanto richiesto da loro. Vuol dire valutare l’azienda un milione di euro. I ragazzi non accettano e rilanciano, anche in base agli investitori: offrono il 15% della società. Ma Dettori e Cannavale si chiamano fuori.

  • 23.11

    Aquacom di Diego e Rossano, 200mila euro per il 20% della società: si parla di erogatori automatici di acqua e bevande ai sali minerali per gli sportivi.

  • 23.14

    Bonetti fa da cavia per provare le bevande.

  • 23.16

    Il rischio è aprire un mercato dove possono entrare altri, perché non può essere protetto, dice Vigorelli. Cominciano ad arrivare i primi no da Dettori e Vigorelli. La Costanza sottolinea la questione condominiale (“non ci credo”) e le palestre (“bisogna fare i conti con le bevande degli sportivi”).

  • 23.18

    Bonetti e Cannavale invece sono più positivi: però propongono il 40% per 200mila euro, perché c’è molto lavoro da fare. È il doppio della quota societaria offerta.

  • 23.20

    Entra anche Vigorelli: una task force di tre imprenditori: andata. 40% per 200mila euro in tre parti uguali. Finanziamento ottenuto.

  • 23.22

    Una presentazione sui generis per Fabrizio Masetti, che parla di discoteche in calo. Ma lui ha un’idea: Overset, un pannello olografico e proiettore a corto raggio per creare intrattenimento ad alto livello. Insomma, mica ‘sta ideona eh. Però ci credono tantissimo.

  • 23.26

    Dettori si spazientisce perché non hanno un business plan decente, e sparano cifre a caso. Idem Cannavale. E pubblicità.

  • 23.33

    Cannavale si chiama fuori perché li trova inesperti anche se l’idea gli piace. La Costanza dice che non c’è chiarezza, idem Bonetti. Vigorelli non è avvezzo all’ambiente. Dettori fa l’offerta: 30% invece di dieci per 100mila euro, e un amministratore delegato che ne capisca di numeri. I due ragazzi accettano.

  • 23.37

    Fabio e Andrea di OrtoCubo chiedono 50mila euro per il 15% dell’attività: si occupano di coltivazione senza terra, visto che manca sempre più terra per coltivare. Un’idea non nuova, ma con una tecnologia innovativa e intelligente che sfrutta l’aereoponica. A me piace tantissimo, visto che è anche ecosostenibile.

  • 23.41

    Gli sharks sembrano interessati e curiosi. Bonetti dice “buona idea”, alla Costanza piacciono proprio i due ragazzi con un’idea, determinati… però, non c’è un vero prodotto. Secondo Vigorelli c’è della confusione, anche se l’aspetto dei due ragazzi è meraviglioso.. Costanza e Vigorelli sono fuori.

  • 23.43

    Cannavale non ha chiaro il ritorno economico, ma gli sembra giusto incoraggiarli: 50mila euro per il 30% della società. Anche Bonetti è d’accordo con il collega, e persino Dettori. O tutti insieme o anche singolarmente, ma l’offerta è la stessa, i tre imprenditori si propongono come soci. I ragazzi si ritirano per pensarci.

  • 23.46

    Affare concluso: un tank di tre soci tutti insieme. Bonetti chiede “si possono fare anche le fragole?”

  • 23.47

    Ed ecco il profilo di Mariarita Costanza, sia mai che ci scordiamo di lei.

  • 23.48

    250mila euro per il 50% della società del compattatore Geniuson che permette la differenziazione e compattazione dei rifiuti pubblici urbani. Ah eccolo il Wall-E! Il boss è Luca Falace.

  • 23.51

    Questo è il personaggio della serata: esiste il prototipo del compattatore ma è stato distrutto sennò si capisce come funziona. Ci si dilunga su quest’uomo fantastico, studioso e dalla personalità assurdamente presuntuosa. Non si fida nessuno, si chiamano tutti fuori tranne Cannavale, che vuole il 70% della società.

  • 23.56

    L’accordo è andato in porto: Cannavale avrà preso un granchio da compattare? (Scusate, mi ha influenzata la voce narrante).

  • 23.57

    E a mezzanotte meno tre, ancora pubblicità. Ma possibile?

  • 0.01

    La Gogoboat, una barca particolare per Alessio e Alberto che vorrebbero esportarla in tutto il mondo. È un progetto ad energia solare elettrica, costruita con materiale sostenibile e interamente in Italia.

  • 0.04

    Vorrebbero espandersi nel mondo, negli Stati Uniti, anche se sono presenti già in sei paesi. Cannavale è interessato nonostante il design non sia un granché: il costo delle barche è da 13mila a 16mila euro, con un margine del 50% di guadagno. Dettori è un po’ più scettico. La Costanza chiede “qual è il plus” e il mio vocabolario fa harakiri.

  • 0.10

    Vigorelli, Dettori, Bonetti e Costanza si chiamano fuori. Cannavale dice non è un business scalabile, quindi anche lui è fuori. Niente da fare per la Gogoboat.

  • 0.11

    Giorgio, Giacomo e Alberto presentano Tac Fish, 200mila euro per il 10% delle quote. È una pinzatrice speciale per mettere i piombini senza fatica. Semplice ma efficace, secondo me. Cannavale dice che però la valutazione è proprio sbagliata.

  • 0.16

    Bonetti e Cannavale si chiamano fuori, uno perché non si costruisce una società su un oggetto, l’altro per la valutazione sbagliata. Vigorelli è pessimista e non partecipa, la Costanza è d’accordo con Cannavale.

  • 0.17

    Dettori è stato in silenzio: l’idea è buona, ma non si può costruire un’azienda attorno ad un solo prodotto. Fuori anche lui. Niente da fare per loro.

  • 0.19

    E un bel profilino per Luciano Bonetti di Foppapedretti.

  • 0.20

    Edoardo e Tazio sono i creatori di Whazzo e chiedono 100mila euro per il 10% della loro start up, una app sugli eventi che per il momento si occupa solo di Roma ma aspira ad arrivare a Milano e altre città del mondo.

  • 0.24

    Cannavale è entusiasta, la Costanza chiede chiarimenti. Vigorelli sembra essere interessato, ma le prospettive di guadagno non sono granché: solo dopo il terzo anno. Sarà andata bene? Beh un’altra pubblicità mettiamocela…
    E intanto su Twitter:

  • 0.32

    Dettori non ci sta, è fuori, la Costanza pure perché la percentuale è troppo bassa. Bonetti fuori nonostante l’idea gli piaccia. Tandem Cannavale-Vigorelli: 200mila euro per il 20%, con Cannavale che gli offre anche l’ufficio a Milano e la gestione di 2spaghi. I ragazzi naturalmente accettano, commossi e sconvolti.

  • 0.34

    E con l’ultima offerta ci si saluta. Shark Tank finisce qui. Buonanotte a tutti (chiamatevi dentro i letti).

Shark Tank, puntata 4 Giugno 2015 | Anticipazioni

Shark Tank conquista una puntata in più: giovedì 4 giugno alle 21.10 andrà in onda infatti un terzo appuntamento della trasmissione dedicata alle start up italiane che nelle prime due puntate fiume (qui la recensione di Tvblog) ha raccolto attorno a sé le realtà creative e innovative d’Italia.

Shark Tank è stato di recente premiato ai Critics Choice Television Awards 2015, i riconoscimenti che premiano le eccellenze televisive della stagione 2014-15, nella categoria reality.

Shark Tank, puntata 4 Giugno 2015 | Le start up

La squadra dei 5 “Squali” più famosi d’Italia, composta da Fabio Cannavale, Gianluca Dettori, Gianpietro Vigorelli, Luciano Bonetti e Mariarita Costanza, torna per valutare se e quanto investire nelle start up e nelle nuove idee che verranno presentate nella puntata: le proposte sono Helipure (un’azienda che alleva lumache per produrre caviale e creme per il viso), Shopper (un robot sul quale posizionare la spesa e che seguirà il suo “padrone” grazie a un sensore a infrarossi da tenere in tasca), e Ortocubo (un cubo di plastica all’interno del quale si possono coltivare frutta e ortaggi senza l’uso della terra).

Dopo la contrattazione davanti alle telecamere, gli “Shark” si incontreranno con i detentori dell’idea che hanno deciso di sostenere, per verificare la natura patrimoniale e finanziaria ed economica dell’azienda sulla quale hanno deciso di puntare.

Shark Tank, puntata 4 Giugno 2015 | Second Screen

Shark Tank ha avuto un buon riscontro social: su Twitter, la scorsa settimana l’hashtag ufficiale ha conquistato la top ten degli argomenti più discussi della serata. Shark Tank ha una pagina Facebook e un profilo Twitter (hashtag #sharktankIT) e il suo sito ufficiale è sharktank.mediaset.it