Home AnnoUno, Alba Parietti a Blogo: “Ormai i politici sono le vere soubrette”

AnnoUno, Alba Parietti a Blogo: “Ormai i politici sono le vere soubrette”

Alba Parietti si racconta a Blogo alla vigilia dell’inizio della sua nuova avventura ad AnnoUno al fianco di Antonio Di Pietro.

di grazias
pubblicato 20 Maggio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 14:43

AnnoUno è alle porte. La terza edizione del talk condotto da Giulia Innocenzi su La7 aprirà i battenti il 20 maggio con una coppia d’eccezione insieme ai tanti giovani che, da sempre, popolano il programma. Stiamo parlando di Alba Parietti e Antonio Di Pietro. Dal punto di vista televisivo noi due siamo un’idea geniale, commenta Alba che abbiamo sentito per farci raccontare tutto su questa sua nuova avventura tv. E sulla politica. E su Barbara d’Urso…

“Sarà molto bello e stimolante il confronto con i ragazzi di AnnoUno, molto più interessante delle solite menate dei politici”. Così ha scritto su Facebook per annunciare la sua presenza fissa nel programma di La7 condotto da Giulia Innocenzi. Qual è la menata più “menata” dai politici negli ultimi tempi?

Non mi far parlare! I politici sono sempre più ripetitivi, come lo era Berlusconi oggi lo è Renzi. Sembra che pensino che questa sia la giusta strategia per far entrare un concetto nella testa degli italiani, come se gli italiani fossero dei bambini. Anzi, dei bambini deficienti. Del resto loro, gli italiani, votano sempre allo stesso modo, quindi probabilmente questa tattica funziona, purtroppo. Oppure devo cominciare a pensare che siano tutti privi di reattività e incapaci di comprendere davvero la situazione. Sicuramente non hanno imparato dagli errori del passato…

Politici ripetitivi che sottovalutano i proprio elettori. Mi sembra un ottimo presupposto per lanciare un nuovo talk…politico

Credo sia sempre un bene, nonostante la situazione attuale, parlare di politica perché la politica sta dietro a tutto, non si può prescinderne. E poi ad AnnoUno non avremo solo i soliti politici, ma anche un bel gruppo di giovani, giovani delle più diverse estrazioni sociali. Uomini di potere e politici, quindi, saranno chiamati a rispondere alle loro provocazioni e difficilmente potranno stare ancorati alle solite frasi fatte…

A proposito di politici, lei non sarà sola ad AnnoUno: farà “coppia fissa” con Antonio Di Pietro. Qual è la prima cosa che ha pensato quando le hanno svelato l’identità del suo compagno d’avventura?

Ho pensato che fosse un’idea geniale, davvero. Dal punto di vista televisivo siamo una coppia perfetta: abbiamo sparigliato gli anni Novanta, io in tv, ad esempio quando ho condotto una trasmissione di calcio pur non sapendo nulla di quello sport. Fino a quel momento era impensabile che una donna potesse fare una cosa del genere, si credeva che il calcio fosse appannaggio solo maschile. Di Pietro invece ha rivoluzionato la politica in modo devastante: nessuno fino a tre o quattro anni prima, anzi fino a quando non è successo quello che è riuscito a fare, pensava che il potere, quel potere, potesse essere attaccato. Ma nessuno, come ha dimostrato lui, poteva davvero dirsi intoccabile.

È inevitabile, a questo punto, chiederle se ha visto 1992…Quante “Veronica Castello” ha incontrato nel corso della sua carriera?

Le “Veronica Castello” non sono mai finite. Le arrampicatrici sociali che mettono la carriera sopra ogni altro cosa sono sempre spuntate fuori come funghi. Negli ultimi tempi, però, si sono un po’ allargate: non hanno più solo il mondo dello spettacolo come scopo principale, ma se ne possono vedere parecchie anche in politica, ad esempio. Tornando al personaggio, Veronica Castello è una ragazza intelligente, in gamba, una che avrebbe potuto benissimo farcela da sola. Il problema principale, oggi, è che siamo circondati da Veronica Castello di serie C, ovvero da donne totalmente incompetenti che nonostante questo però si ritrovano esattamente dove volevano arrivare…Forse in fondo sono adatte al resto della “compagnia”!

Cosa vorrebbe dire a chi, magari, storcerà il naso per la sua presenza ad AnnoUno?

Sinceramente io delle critiche me ne fott0, soprattutto quando capisco che arrivano solo per il mio aspetto fisico. Fra un mese compirò 54 anni, ma non per questo voglio rinunciare ad essere bella e attraente, non vedo nemmeno perché dovrei. Se uno vuole limitarsi a questo per attaccarmi, va benissimo ma non mi tocca. Quel tipo di critiche mi vengono mosse dai fake su Facebook, dalle mogli dei miei ex fidanzati e da Aldo Busi (cito lui come prova che perfino gli intellettuali non hanno argomenti per attaccarmi, e ho detto tutto). Ecco, pensa che ancora mi chiamano “soubrette”, quando sono i politici ad essere le vere soubrette. Darmi quella definizione, poi, non mi rende proprio giustizia: quale “soubrette” ha avuto la fiducia di grandi giornalisti della tv come Lilli Gruber, Bruno Vespa, Michele Santoro, Corrado Formigli o Marco Travaglio? Io sono riuscita a sdoganare il ruolo della soubrette, altrimenti tutti quelli che ti ho citato non mi avrebbero mai considerato all’altezza. Santoro è stato il primo a chiamarmi (e colgo l’occasione per ringraziarlo). Dopo di lui, sono arrivati tutti gli altri. Nessun’altra è mai arrivata dove sono arrivata io, sono ospite di programmi di grandissimo livello politico e lo sono da moltissimi anni, ormai. Ma se volete continuate pure a chiamarmi “soubrette” come fece Ferrara tempo fa. “Tra me e te la vera soubrette sei tu”, gli risposi.

Quindi secondo lei cosa avrà pensato Di Pietro quando ha scoperto che sarebbe stata lei la sua compagna d’avventura ad AnnoUno?

Non credo si sia rattristato molto per questa notizia, anzi. Non ci ho ancora parlato ma mi stimo molto, forse si può dire che io abbia anche una certa presunzione, perciò non ho dubbi sul fatto che non gli dia di sicuro fastidio avermi al suo fianco.

Sa che si diceva che ci sarebbe stata Selvaggia Lucarelli ad AnnoUno? Lei dice di aver dato forfait per improrogabili impegni già presi…Ma ad Alba Parietti è venuto il sospetto di averle fatto le scarpe?

Non ho mai saputo questa cosa della Lucarelli fino a che non mi è stato vociferato. La trovo una brava giornalista, ha fatto Notti sul Ghiaccio come l’ho fatto io. Però di certo non ho sentito fare il suo nome da parte della redazione, quindi davvero non ne so niente.

E invece la redazione di Agon Channel l’ha sentita? Si parlava di una proposta da parte della rete qualche tempo fa, proposta poi naufragata. Cos’è successo?

Sono stata contattata e ci siamo incontrati un paio di volte. Non c’erano però i presupposti per iniziare una collaborazione. Dopo 40 anni di carriera penso di potermi permettere il lusso di avere ben chiaro cosa andrò a fare, prima di accettare. Lì mi era stato detto solo quanti soldi avrei preso, ma non il tipo di contenuti. Quindi ho rifiutato. E questo dimostra che non sono poi così venale, alla fine…(ride, ndr)

Ecco, e se le offrissero un Signor Compenso per condurre un programma di cronaca nera? Accetterebbe? Di recente ho letto che ha delle remore su questo tema…

Ma no, lo farei di corsa un programma sulla cronaca nera! Conosco perfettamente l’argomento tanto che potrei spingermi a dirti che potrei fare le scarpe alla Bruzzone…

Occhio, di questi tempi non conviene scherzare troppo su quel nome…

(Ride, ndr) Ma no, naturalmente non ho fatto i suoi studi e non avrò la sua competenza. Però sono davvero appassionata di cronaca nera, seguo tutti i casi e sono piuttosto brava a risolverli, tanto che a volte mi sento un po’ Poirot. Scherzi a parte, colgo l’occasione per schierarmi dalla parte di Virginia Raffaele: io pagherei perché mi facesse un’imitazione! Le parodie sono una specie di consacrazione del successo di un personaggio, specialmente quando sono fatte così bene. Non posso credere che a una persona non piaccia l’ottimo lavoro della Raffaele, poi. Si può dire che la Bruzzone non ha senso dell’umorismo

Spero di sì, ma non le garantisco nulla che non si sa mai. Tornando sulla cronaca nera, però, da “appassionata del genere” c’è qualcosa che non le piace del modo in cui questo tema viene trattato in tv?

Diciamo che non mi piacerebbe entrare nella vita privata delle persone. Quando ci sono di mezzo omicidi o fatti di cronaca, intendo. Barbara d’Urso lo fa ed è bravissima, non esito a definirla una manna dal cielo per Mediaset. Io, però, come ho già avuto modo di dire, non me la sentirei di fare lo stesso.

A prescindere dalla cronaca nera, Barbara d’Urso ospita sempre personaggi disposti a parlare della propria vita privata. L’ha toccata molto da vicino l’intervista a Francesca De Andrè

Francesca ha davvero già sofferto abbastanza e pensa che andare in tv sia un modo per attirare l’attenzione della famiglia. La capisco, ma non condivido che si insista con morbosità su quella storua, vista la storia di dolore che c’è dietro. Vorrei che tutta questa vicenda si concludesse con un abbraccio tra padre (Cristiano De Andrè, ndr) e figlia, ma forse la televisione non è il mezzo giusto per arrivare a questo lieto fine. Mi piacerebbe che Francesca e molti altri come lei non sentisse più il bisogno di andare dalla d’Urso per riferire cose che andrebbero raccontate a uno psicologo o a un amico fidato.

Quindi tutti i titoloni che ho letto riguardo ad una sua avversione nei confronti della d’Urso non rispondevano al vero?

Assolutamente, come ti dicevo, la considero una grande professionista della tv. Anzi, le lancio una proposta: visto che si interessa così tanto delle vite private dei vari personaggi televisivi, vorrei parlare un po’ di lei. Ma proprio con lei. Sogno di intervistarla durante uno dei suoi programmi per parlare dei suoi amori, in particolare di Memo Remigi. Io e Barbara ci conosciamo talmente bene che un’intervista tra me e lei potrebbe diventare veramente di cronaca nera…Me la concederà mai? Secondo me l’animale televisivo che è in lei potrebbe anche accettare…

Alba PariettiLa7