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Giuseppe Cruciani: “Farei il giudice a Italia’s got talent. Radio Belva? Troppe pressioni”

Giuseppe Cruciani ha iniziato una nuova vita televisiva con Rds Academy: a Libero ha svelato di amare il ruolo di giudice

pubblicato 19 Maggio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 14:46

Giuseppe Cruciani è in progressivo rilancio televisivo su Sky. Dopo la sfortunata esperienza a Mediaset con Radio Belva e un Tango elettorale con Ilaria D’Amico (hanno seguito le europee su SkyTg24), lo sfrontato conduttore radiofonico ha trovato la quadratura del cerchio come giudice di Rds Academy.

In un’intervista ad Alessandra Menzani sul quotidiano Libero il papà della Zanzara ha rivendicato l’anticonformismo del suo ruolo:

“Io sono meno attento agli aspetti tecnici, ai tempi di entrata e di uscita dalle canzoni: non me ne può fregare di meno. Guardo alla creatività, all’originalità e alla voce, cerco qualcosa che mi colpisca. Gli aspiranti conduttori sono tutti molto grezzi, alcuni sono bravi ma sono legato a uno schema. Sono ossessionati nel fare bene, sono tutti un po’ intercambiabili. Io non cerco un altro uguale a me, ma qualcuno che mi faccia accendere una luce. Non un robot”.

Poi Cruciani ha ricordato il suo tentativo di portare la radio in tv con Radio Belva, lo sfortunato e contestato programma di Rete4 chiuso dopo una puntata:

“il tentativo era fallito in partenza. Quella sera mi sono divertito moltissimo, un gran caos, poi le polemiche e la cancellazione, che ho vissuto come una liberazione: con quelle pressioni sarebbe stato molto difficile fare una seconda puntata. Mi sono comunque accollato tutta la responsabilità”.

Quanto al fatto che dovesse rilavorare con Mediaset, abbiamo fatto riunioni con David, i vertici, autori importanti, ma non abbiamo trovato la quadra, non c’era convinzione”.

Progetti per il futuro?

“Il giudice è un ruolo che mi piace. Lo farei a Italia’s got talent. Il problema è che non sono multitasking come tanti altri. Fare un programma radio tutti i giorni è impegnativo e io non riesco a fare bene anche un’altra cosa. Forse non so fare squadra. Ora sto costruendo un sito web con il mio nome. Contenuti video e rubriche, come la rassegna stampa di 5 minuti”.

Avanti a un altro giornalista in Rete.