Maurizio Costanzo Show, Belen polemizza con Andrea Orlando: “Il mio video hot ancora in rete”

La polemica che non ti aspetti. Curioso botta e risposta tra Andrea Orlando e Belen Rodriguez. Il Ministro della Giustizia, ospite del Maurizio Costanzo Show, ha discusso della nuova normativa varata dal Governo che punta a punire i responsabili di diffamazione in rete.

Le ingiurie valgono sul web come in una piazza – ha dichiarato il responsabile del dicastero – non è che siccome non ti vedono in faccia puoi dire a uno quello che ti pare, c’è sempre una procura che ti può perseguire e c’è la Polizia Postale a cui un cittadino si può rivolgere”.

Mara Venier, seduta di fianco ad Orlando, ha citato i casi di Tiziana Cantone e Michela Deriu, le due giovani che si sono suicidate in seguito alla diffusione di alcuni filmati hot.

Lo dico anche alle persone che sono bombardate o bullizzate – ha replicato il Ministro – sappiate che la legge vale anche lì. Se qualcuno lede i vostri diritti sulla rete, si può intervenire usando gli strumenti che si utilizzerebbero sull’autobus, a scuola o sul posto di lavoro”.

Parole che hanno però fatto drizzare le orecchie alla showgirl argentina, vittima anni fa di un caso analogo, con la pubblicazione su internet di un video a luci rosse. Inevitabile dunque il lungo sfogo di Belen, dinanzi ad un imbarazzato Orlando.

“Se posso permettermi, a me purtroppo è successo. So benissimo come si può sentire una donna di fronte ad un uomo perfido che espone questo materiale e lo rende pubblico. Mi sono rivolta alla Polizia Postale e non è stato tolto ancora da internet, stiamo parlando ormai di sei anni fa. Continuo a rivolgermi a loro ed è ancora in rete. Noi ci possiamo rivolgere alla Polizia Postale, poi però non c’è nessun risultato. Ormai sono famosa e non me ne frega una cippa, ma per tutte le altre ragazze che si trovano in questa situazione credo si debba intervenire”.

Orlando si è giustificato spiegando come la norma in questione, essendo stata introdotta solo da pochi mesi, non sia retroattiva: “Se tu registri clandestinamente e utilizzi impropriamente il materiale sei punito fino a quattro anni, sei anni fa la norma non c’era”.

Il Ministro era già stato ospite del Maurizio Costanzo Show la passata primavera, alla vigilia delle primarie del Pd che lo videro in gara contro Matteo Renzi e Michele Emiliano. In quella circostanza l’accoglienza fu decisamente diversa, con l’inaspettato endorsement da parte di Iva Zanicchi.